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Vendita di recensioni e follower: l’AGCM interviene con tre sanzioni. Ecco cosa rischi (anche se sei un cliente)

25/03/2025

Vendita di recensioni e follower: l’AGCM interviene con tre sanzioni. Ecco cosa rischi (anche se sei un cliente)

 

Oggi ti parliamo di un tema sempre più attuale per chi ha un sito, un e-commerce o lavora con il marketing online: la compravendita di recensioni e apprezzamenti sui social e sulle piattaforme di recensioni.

Recentemente, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha multato tre società che vendevano follower, like, visualizzazioni e recensioni positive. Il motivo? Si tratta di pratiche commerciali scorrette, che possono falsare le scelte dei consumatori e violare il Codice del Consumo.

Vediamo nel dettaglio cosa è successo e cosa significa per il tuo ecommerce.

Se il tema ti interessa leggi la nostta guida su come gestire le recensioni a norma di legge.


SOMMARIO


Cosa vieta la legge sulle recensioni online
Le 3 sanzioni della AGCM
Rischi anche chi acquista questi servizi
Con LegalBlink gestisci a norma (anche) le recensioni 

 

 

 

Cosa vieta la legge sulle recensioni online


 

Dal 2023, con l’entrata in vigore della Direttiva Omnibus, il Codice del Consumo italiano è stato aggiornato per contrastare con più forza le pratiche ingannevoli online. Una delle novità più importanti è l’aggiunta della lettera bb-quater) all’articolo 23, che introduce un divieto molto chiaro:
 

È vietato promuovere o pubblicare recensioni non autentiche, oppure organizzare servizi che offrono recensioni o “apprezzamenti” (come follower, like, stelline, visualizzazioni) che non derivano da esperienze reali di consumo.


In parole semplici:
 

  • una recensione è valida solo se scritta da qualcuno che ha davvero provato un prodotto o un servizio;
  • non è valida – e può portare a sanzioni – se è acquistata, scritta su commissione, o scritta da chi non ha mai avuto un’esperienza diretta.


E non si parla solo di recensioni testuali: anche like, follower, commenti e visualizzazioni rientrano nel concetto di “apprezzamento” secondo gli orientamenti della Commissione europea. Se sono falsi o generati da sistemi automatici (bot), possono essere considerati ingannevoli, soprattutto se usati per aumentare la visibilità e influenzare le decisioni degli altri utenti.

Questo vale sia per chi vende questi servizi, sia per chi li acquista e li utilizza per promuoversi.

Inoltre, l’articolo 20 del Codice del Consumo stabilisce un principio generale: ogni pratica commerciale deve essere leale e non deve falsare il comportamento economico del consumatore. Se un utente viene tratto in inganno da recensioni o apprezzamenti fasulli, la pratica è considerata scorretta e sanzionabile.

 

 

Le tre sanzioni dell’AGCM



Ecco i tre casi finiti sotto la lente dell’Autorità:
 

1. Filarco Group S.r.l. (comprafollowersitalia.it e followerimmediati.it)


Offriva pacchetti di follower per Instagram (da 500 a 200.000), promettendo consegna in 48/72 ore e sottolineando che si trattava di “profili reali”. L’AGCM ha sanzionato l’azienda con 16.000 euro, chiarendo che anche questi “apprezzamenti” rientrano tra le pratiche scorrette, perché non derivano da utenti autentici.

2. DLM Global (agenzia-stelledoro.it)

Vendeva recensioni positive per Google, Airbnb, TrustPilot e altri portali, oltre a follower e account social. Offriva anche “recensioni su misura” per migliorare il rating delle aziende e “compensare quelle negative”. Nessuna trasparenza, nessuna esperienza reale. Sanzione: 10.000 euro.

3. Socialwebsite S.L. (payperfan.it)

Anche in questo caso si trattava di un servizio di vendita di follower, like e visualizzazioni per tutti i principali social. La società assicurava che i follower fossero “reali e attivi” e offriva persino “garanzie anti-calo” per i follower persi. L’AGCM ha sanzionato la società con 10.000 euro, evidenziando come queste interazioni ingannevoli possono condizionare le scelte dei consumatori.


 

Ma chi rischia davvero? Anche chi acquista questi servizi?



Sì, e vale la pena ribadirlo: non è solo chi vende a rischiare.

Anche chi acquista recensioni, follower, like o visualizzazioni per aumentare la propria visibilità online è coinvolto in una pratica ingannevole, che può portare a conseguenze serie e concrete.

Ecco cosa dice l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) nei tre provvedimenti del 2025:

1. Chi compra recensioni false online, amplifica l’inganno

Secondo l’AGCM, questi “apprezzamenti” (follower, recensioni, like...) amplificano l’impatto percepito del contenuto o del profilo, creando un’illusione di popolarità, autorevolezza o affidabilità. In altre parole, chi li utilizza trae un vantaggio competitivo sleale rispetto a chi costruisce la propria reputazione in modo trasparente.

Nel provvedimento contro Filarco, l’AGCM chiarisce che:
 

“Tali apprezzamenti sono idonei ad amplificare [...] la popolarità e l’impatto dei contenuti, creando un’apparenza di affidabilità dei relativi account”.


2. Anche piccole quantità di recensioni false sono rilevanti

Un altro elemento importante: non serve comprare migliaia di recensioni o follower per cadere nell’illecito. Anche l’acquisto di quantità modeste è considerato scorretto.

Filarco, ad esempio, si è difesa affermando che “l’80-90% degli utenti acquista pacchetti da 500-1000 follower, insufficienti per influenzare una campagna pubblicitaria”.

Ma l’AGCM ha respinto l’argomento, sottolineando che l’inganno c’è anche se il numero è basso, perché:
 

“Non è necessaria un’analisi degli effetti prodotti: è sufficiente che la condotta sia idonea a influenzare le scelte dei consumatori. Si tratta di un illecito di pericolo”.

 

3. Anche chi non è “professionista” rischia

L’AGCM evidenzia come anche un utente non professionale (es. un influencer alle prime armi, un artista, un blogger) possa incorrere in responsabilità, se usa questi strumenti per promuovere beni o servizi.

Nel caso Socialwebsite, ad esempio, tra i destinatari dei servizi figurano anche:
 

“Imprese, artisti, futuri influencer o youtuber”, tutti potenzialmente capaci di influenzare scelte di consumo con like o follower non autentici.



In sintesi: perché è un rischio anche per te?



Se hai un sito, un e-commerce, un profilo social con cui promuovi i tuoi servizi, acquistare recensioni o follower fasulli può portarti a:
 

  • Problemi reputazionali: gli utenti si accorgono sempre più facilmente delle interazioni finte;

  • Violazioni delle policy delle piattaforme come Google, Trustpilot, Facebook, Instagram (che possono sospendere o cancellare account e recensioni);

  • Conseguenze legali, specie se i contenuti ingannevoli sono usati per vendere beni o servizi;

  • Responsabilità indiretta, se sei una web agency che suggerisce o intermedia questi servizi per i propri clienti.

 

Con LegalBlink gestisci a norma (anche) le recensioni



Se hai un sito o gestisci un e-commerce, la gestione delle recensioni deve essere trasparente. Non basta inserire delle stelline: è importante poter dimostrare che le opinioni pubblicate derivano da utenti reali.

Il nostro tool legale è adeguato alla Direttiva Omnibus in materia di recensioni.

Quando generi la documentazione con LegalBlink:

  • ti vengono fatte domande specifiche sulla gestione delle recensioni,

  • e nel checkup legale del sito vengono verificate eventuali criticità legate alla raccolta e pubblicazione delle opinioni degli utenti.

Se usi recensioni nel tuo sito, affidati a uno strumento che ti protegge anche da questo punto di vista.

Team LegalBlink