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09/06/2022
Il 20 gennaio 2022 la Commissione europea ha pubblicato i risultati di un'indagine condotta a livello sulle recensioni dei consumatori online.
Sotto il coordinamento della Commissione, sono stati esaminati 223 importanti siti web alla ricerca di recensioni ingannevoli dei consumatori.
Quasi due terzi dei siti web analizzati (in particolare, ecommerce, marketplace, siti web di prenotazione, motori di ricerca e siti di comparazione) hanno fatto sorgere dubbi sull'affidabilità delle recensioni.
In 144 dei 223 siti web controllati non è stato possibile confermare se i siti web avesse fatto abbastanza per garantire che le recensioni fossero autentiche.
Per recensioni autentiche si intendono quelle pubblicate da consumatori che hanno effettivamente utilizzato il prodotto o il servizio recensito.
Il Commissario per la Giustizia, Didier Reynders, ha dichiarato:
"I consumatori si affidano molto spesso alle recensioni online quando fanno acquisti o prenotazioni online. Non voglio che i consumatori siano ingannati. Voglio che possano interagire in un ambiente affidabile. Insisto su un punto specifico: le aziende online devono fornire ai consumatori informazioni chiare e visibili sull'affidabilità di tali recensioni. I risultati di oggi sono un chiaro invito ad agire. Faremo in modo che il diritto dell'UE venga rispettato".
L'indagine condotta dalla Commissione europea ha descritto un quadro "tragico".
104 dei 223 siti web esaminati non hanno informato sulle modalità di raccolta e trattamento delle recensioni online.
Solo 84 siti web hanno reso tali informazioni sulle recensioni accessibili ai consumatori sulla pagina stessa delle recensioni, mentre gli altri le riportano in "caratteri piccoli", ad esempio nei termini e condizioni legali.
118 siti web non hanno contenuto informazioni sulle modalità di prevenzione delle recensioni false.
In questi casi i consumatori non hanno la possibilità di verificare se le recensioni sono state scritte da consumatori che hanno effettivamente utilizzato il prodotto o il servizio.
176 siti web non hanno indicato che le recensioni incentivate (ad esempio, derivanti da una ricompensa in denaro) sono vietate dalle loro politiche interne o, in caso contrario, come assicurano che vengano segnalate come incentivate.
L'indagine ha concluso che almeno il 55% dei siti web controllati violasse potenzialmente la direttiva sulle pratiche commerciali sleali, che richiede che ai consumatori vengano presentate informazioni veritiere per consentire una scelta informata.
La Commissione ha espresso dubbi sul fatto che il restante 18% avesse realmente pubblicato delle recensioni verificate.
Questa è la novità più importante introdotta dalla Direttiva Omnibus.
Stiamo facendo riferimento al divieto espresso per i siti web di pubblicare false recensioni online.
Nello specifico, la Direttiva Omnibus prevede che se un sito web:
"fornisce l’accesso alle recensioni dei consumatori sui prodotti, sono considerate rilevanti le informazioni che indicano se e in che modo il professionista garantisce che le recensioni pubblicate provengano da consumatori che hanno effettivamente acquistato o utilizzato il prodotto".
Come abbiano visto, la Direttiva Omnibus vieta la pubblicazione di recensioni false.
Non obbliga però i siti ecommerce e siti web a garantire che le recensioni pubblicate online siano verificate.
Se però il sito web non garantisce ciò, questa circostanza deve essere chiaramente indicata nei termini d'uso del sito (condizioni di vendita per gli ecommerce).
In buona sostanza, il sito web deve indicare l'assenza di garanzia sulla veridicità delle recensioni pubblicate online.
La Direttiva Omnibus conferma che pubblicare online recensioni false rappresenta una "pratica commerciale scorretta" (PCS).
Infatti, è vietato:
"indicare che le recensioni di un prodotto sono inviate da consumatori che hanno effettivamente utilizzato o acquistato il prodotto senza adottare misure ragionevoli e proporzionate per verificare che le recensioni provengano da tali consumatori".
Ciò significa che il sito web o sito di commercio elettronico è obbligato a indicare le misure adottate per controllare che le recensioni pubblicate online siano autentiche.
Anche qui la Direttiva Omnibus viene in "aiuto" dei siti web ed ecommerce con alcune proposte di intervento.
Infatti, la Direttiva prevede che questi "mezzi tecnici" finalizzati a verificare l’attendibilità della persona che ha pubblicato la recensione possano consistere, per esempio, in una email di richiesta di informazioni per verificare che il consumatore abbia effettivamente utilizzato o acquistato il prodotto recensito.
La Direttiva Omnibus vieta altresì di incaricare terzi di pubblicare recensioni o di postare "like/mi piace" sui social esclusivamene per promuovere i propri prodotti o servizi.
Quanto sopra esprime il divieto di pubblicare recensioni "raccomandate".
E' anche introdotto il divieto di pubblicare recensioni "manipolate".
Ad esempio, è vietato pubblicare solo le recensioni positive, sopprimendo quelle negative.
Come abbiamo visto, le recensioni false sono quelle che non sono riconducibili a una reale esperienza di acquisto del consumatore.
Qualora fosse accertato dalla AGCM (l'Autorità competente in materia) che il sito web o il sito ecommerce pubblicare recensioni false le sanzioni possono essere molto pesanti.
Infatti, le recensioni false sono punite come "pratiche commerciali scorrette", per le quali sono previste sanzioni da un minimo di 5.000 euro a un massimo di 5 milioni di euro.
Ovviamente, l'ipotetica sanzione è parametrata a diversi fattori quali:
Questo implica che entro tale data l'Italia era chiamata ad emanare la legge di recepimento della Direttva tramite una propria legge nazionale.
Ad oggi il disegno di legge che prevede la delega al Governo per il recepimento della Direttiva Omnibus è in corso di esame in commissione.
La pubblicazione della legge di recepimento è attesa a breve. Pertanto, sarà molto importante vedere come l'Italia avrà deciso di attuare la Direttiva Omnibus in modo da adeguare correttamente i documenti legali dei siti web ed ecommerce.
Vuoi adeguare il tuo sito web o ecommerce alla nuova normativa? Scrivi a legalblink@legalblink.it. I nostri legali sono a tua disposizione!
Team LegalBlink