Recensioni false e diffamatorie online: un giudice ordina a Google la rimozione
Il Tribunale di Genova ha ordinato a Google di
eliminare le recensioni false e diffamatorie pubblicate online a danno di un ristorante.
Si tratta di una decisione molto importante, anche alla luce della
prossima attuazione in Italia della Direttiva Omnibus (prevista entro fine anno).
Cosa ha deciso il Tribunale? Come impatterà la sentenza sulla operatività dei siti ecommerce? Scopriamolo insieme in questo nuovo articolo del nostro blog.
SOMMARIO
Il caso presentato al Tribunale di Genova
Google si oppone alla richiesta di rimuovere le recensioni false e diffamatorie
La decisione del Tribunale di Genova
L'importanza di usare tool che permettono solo recensioni verificate
La vicenda trae origine da una serie di
recensioni pubblicate online su Google Maps con riguardo alla pagina del ristorante l'Hostaria Ducale, di Genova.
Questo locale ha sempre ricevuto un paio di recensioni al mese, tutte sostanzialmente positive, quando improvvisamente, in un arco temporale contenuto, si vede oggetto di circa
70 recensioni, tutte negative e pubblicate online in un breve lasso di tempo (periodo: luglio 2022).
Oltre ad essere negative, le recensioni pubblicate online avevano un
contenuto evidentemente falso e denigratorio.
Solo a titolo di esempio, nelle recensioni si leggevano commenti negativi su piatti che non venivano offerti dal ristoranre, come le pizze.
Queste recensioni negative hanno fatto precipitare
il punteggio su Google Maps da 4,7 a 3,4.
Alla luce dell'evidente
danno di immagine, il ristorante si è risolto a intentare causa contro Google per ottenere la rimozione delle recensioni false e diffamatorie.
Google si è opposta alla richiesta di rimozione delle recensioni false.
Secondo la società le recensioni non violavano le
Linee guida del servizio e pertanto non vi erano le basi per la loro rimozione.
Vale la pena di ricordare che questa difesa è molto comune tra le piattaforme di recensioni.
Queste piattaforme, infatti
non entrano nel merito dalla recensione e di solito si limitano a impedire la pubblicazione online di recensioni che contengono chiare offese o parolacce.
A fronte della opposizione di Google a rimuovere le recensioni false e diffamatorie, al ristorante non è rimasto altro che intentare una causa legale per la loro rimozione.
Il Tribunale di Genova
ha accolto la domanda.
In sostanza, il Giudice ha statuito che:
"in tema di responsabilità degli hosting provider (quale è Google Ireland) la S.C. stabilmente statuisce che la responsabilità derivante dallo svolgimento di attività di hosting sussiste in capo al prestatore di servizi di rete che non abbia provveduto all'immediata rimozione dei contenuti illeciti» e pertanto, nel caso di specie, Google «usando l’ordinaria diligenza, ne avrebbe potuto facilmente riconoscere la falsità, provvedendo quindi autonomamente alla loro eliminazione".
In altri termini:
la piattaforma che ospita recensioni online deve eliminare prontamente le recensioni che sono palesemente false e/o diffamatorie.
Se non lo fa, lo deve fare a seguito di un ordine del Tribunale, pagando poi le relative spese del processo.
Inoltre, è ipotizzabile che Google debba
pagare anche il danno di immagine subìto dal ristorante.
Infatti, il ristorante ha intentato una nuova causa legale per ottenere il risarcimento del danno di immagine subìto dallle recensioni false e diffamatorie.
La decisione del Tribunale di Genova non è stata ovviamente la prima in tal senso.
Ad esempio, anni addietro il Tribunale di Venezia aveva ordinato a
TripAdvisor la rimozione di un commento chiaramente diffamatorio reso nei confronti di un noto ristorante locale.
La decisione è comunque la prima resa contro Google.
L'importanza del provvedimento emerge anche alla luce della prossima attuazione in Italia della
Direttiva Omnibus.
Ricordiamo che la Direttiva impone ai siti di
specificare nei termini d'uso pubblicati online se le recensioni presenti sono verificate oppure no.
Posto che ammettere di utilizzare tool che non garantiscono recensioni verificate
inciderebbe sulla Brand Reputation aziendale, è consigliabile installare tool che garantiscono questa tipologia di recensioni, come i servizi resi da
Feedaty e
TrustedShops.
Ovviamente, sarà necessario attendere la pubblicazione del decreto legislativo di recepimento della Direttiva per verificare effettivamente gli obblighi imposti ai siti web.
Su questo punto vi terremo aggiornati sui nostri canali social e sulla nostra newsletter.
Avv. Susanna Bianchi - Team LegalBlink