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09/01/2024
In questo articolo proseguiamo la serie di articoli dedicati all'uso di strumenti di Intelligenza Artificiale, iniziato con il tema privacy e Intelligenza Artificiale, affrontando un tema molto importante per qualsiasi professionista o azienda che voglia utilizzare questo genere di strumenti.
Vediamo di cosa si tratta e come ridurre al minimo il rischio di implicazioni legali connesse all'uso della AI.
Cosa sono le allucinazioni
Implicazioni legali delle allucinazioni
Conseguenze legali delle allucinazioni in ambito ecommerce
Prevenire le allucinazioni e ridurre i rischi legali
Allucinazioni create volutamente e implicazioni etiche nonchè legali
Conclusioni
In pratica, quando richiediamo un output a un tool IA, ci aspettiamo una risposta pertinente alla nostra domanda. Tuttavia, a volte gli algoritmi IA producono risultati non basati sui dati di addestramento, decodificati in modo errato, o senza un pattern riconoscibile. È come se l'IA "allucinasse" la risposta.
Sebbene il termine possa sembrare paradossale (le allucinazioni sono solitamente associate a cervelli umani o animali), descrive metaforicamente questi output, specialmente nel riconoscimento di immagini e pattern, dove i risultati possono apparire surreali.
In buona sostanza, abbiamo una allucinazione quando il sistema di intelligenza artificiale ha commesso, dal punto di vista umano o oggettivo, un "errore".
Queste allucinazioni IA sono simili a quando noi umani vediamo figure nelle nuvole o volti sulla luna. Nel caso dell'IA, queste errate interpretazioni possono essere causate da vari fattori, tra cui l'eccessiva adattabilità al training set (overfitting), pregiudizi nei dati di addestramento o eccessiva complessità del modello.
Le allucinazioni della IA possono avere significative conseguenze nel mondo reale, specialmente in ambiti legali.
Per esempio, un modello IA in ambito sanitario potrebbe identificare in modo errato una lesione cutanea benigna come maligna, portando a interventi medici non necessari. Questi problemi possono anche contribuire alla diffusione di informazioni errate. Inoltre, se l'IA è addestrata su dati prevenuti o non rappresentativi, potrebbe generare output che riflettono questi pregiudizi, aumentando i rischi legali per discriminazione o diffusione di informazioni false.
In questo contesto, un esempio anche in ambito ecommerce è doveroso.
Immagina, per esempio, un modello di IA utilizzato per analizzare le recensioni dei clienti e personalizzare le raccomandazioni di prodotto. Se questo modello è influenzato da dati di addestramento distorti o prevenuti, potrebbe generare suggerimenti inappropriati o addirittura offensivi. Questo non solo potrebbe danneggiare la reputazione dell'azienda, ma anche esporla a rischi legali per discriminazione o pubblicità ingannevole.
Un altro esempio potrebbe essere un sistema di IA adibito alla gestione degli stock che, basandosi su dati errati, prevede una domanda inaccurata per certi prodotti. Ciò potrebbe portare a una sovrastima o sottovalutazione delle scorte, causando perdite finanziarie e problemi legali legati alla mancata consegna o alla pubblicità ingannevole.
Inoltre, un sistema IA impiegato per l'assistenza clienti che "allucina" risposte potrebbe fornire informazioni fuorvianti o inesatte, portando a una violazione della fiducia del consumatore e potenziali implicazioni legali relative alla disinformazione o all'inadempimento contrattuale.
Questi scenari evidenziano l'importanza di addestrare i modelli di IA con dati accurati e rappresentativi nel settore e-commerce, e di monitorare costantemente i loro output per evitare disguidi che potrebbero avere ripercussioni legali.
Per mitigare l'impatto legale delle allucinazioni della Intelligenza Artificiale, è fondamentale utilizzare dati di addestramento di alta qualità e definire chiaramente lo scopo del modello IA. Inoltre, è cruciale affidarsi alla supervisione umana per validare e rivedere gli output IA, assicurando così che eventuali allucinazioni siano filtrate e corrette.
Il 15 dicembre 2023, un team di ricercatori dell'Università di Stanford ha pubblicato un articolo sulla rivista Nature in cui descriveva un nuovo modello AI in grado di generare allucinazioni realistiche.
Il modello, chiamato "Deep Dream", è stato addestrato su un dataset di immagini e video, e può generare nuove immagini che sono simili a quelle che ha visto durante l'addestramento.
Tuttavia, Deep Dream può anche generare immagini che sono completamente inventate, e che possono essere molto realistiche.
In un altro articolo, pubblicato il 20 dicembre 2023 sulla rivista Science, un team di ricercatori dell'Università di Oxford ha descritto un nuovo modello AI in grado di generare allucinazioni uditive. Il modello, chiamato "Audio Dream", è stato addestrato su un dataset di audio, e può generare nuovi suoni che sono simili a quelli che ha sentito durante l'addestramento.
Tuttavia, Audio Dream può anche generare suoni che sono completamente inventati, e che possono essere molto realistici.
Questi nuovi modelli AI sollevano una serie di questioni etiche e legali.
Ad esempio, è possibile che questi modelli possano essere utilizzati per generare immagini o suoni che possono essere dannosi o offensivi.
Inoltre, è possibile che questi modelli possano essere utilizzati per creare false informazioni, che potrebbero essere utilizzate per manipolare l'opinione pubblica.
Vi possono essere applicazioni anche in ambito legale.
Ad esempio, un modello AI potrebbe essere utilizzato per generare immagini di una scena del crimine basandosi sulla descrizione di testimoni oculari o sulla documentazione fotografica.
Questo potrebbe essere utile per le indagini o per la ricostruzione di un evento.
Come abbiamo esplorato in questo articolo, le "allucinazioni" generate dall'intelligenza artificiale rappresentano un aspetto fondamentale da considerare nel suo impiego. L'uso dell'IA, seppur ricco di potenzialità, deve essere sempre ben ponderato, soprattutto alla luce dei rischi legali connessi.
Per le aziende che intendono adottare queste tecnologie avanzate, è cruciale essere consapevoli delle responsabilità legali e delle implicazioni etiche.
Le allucinazioni AI possono portare a conseguenze impreviste, da errate interpretazioni in ambiti critici come la sanità e l'e-commerce, fino a possibili abusi nel campo giudiziario e legale. Pertanto, l'approccio migliore è quello di affiancarsi a legali esperti, in grado di navigare questo complesso panorama normativo e tecnologico.
In LegalBlink, siamo pienamente consapevoli di questa necessità e per questo motivo stiamo attivamente formando il nostro team in questo ambito.
Il nostro obiettivo è quello di fornire conoscenza e competenze per usare la AI in modo sicuro e conforme alla legge.
Crediamo fermamente che una comprensione approfondita dei rischi e delle opportunità offerte dall'IA sia la chiave per sfruttarne appieno le potenzialità, garantendo al contempo la sicurezza e l'etica nell'uso di queste tecnologie rivoluzionarie.
In conclusione, mentre l'intelligenza artificiale continua a evolversi e a stupirci, la sua adozione deve essere guidata da una rigorosa valutazione etica e legale. In LegalBlink, ci impegniamo a essere alla tua guida in questo emozionante ma sfidante viaggio verso il futuro dell'IA.
Avv. Lorenzo Grassano - Team LegalBlink