Regolamentazione immagini geneate con AI
Se il tuo sito utilizza
immagini generate dall’intelligenza artificiale (AI), è importante essere consapevoli delle
normative che riguardano l’uso di queste immagini. In questo articolo, ti spiegheremo in modo semplice
come funziona la regolamentazione delle immagini AI, quali sono le leggi applicabili e quali diritti hai quando crei o usi contenuti generati dall’AI.
Vedremo anche cosa prevedono due tra le principali piattaforme di creazione di immagini AI:
MidJourney e
Dall-E.
SOMMARIO
Perchè questo tema è importante
Proprietà delle immagini generate con AI
Le condizioni d'uso di MidJourney
I termini d'uso di DALL-E
Quindi sei proprietario delle immagini create con l'AI?
Cosa dice la legge sul diritto d'autore
Esempi pratici
Responsabilità legali
Diritto di copiare le immagini generate con AI
Responsablità della Web Agency
Conclusioni
Le
immagini create con AI sono sempre più utilizzate, sia nei contenuti per i social media, nei blog, sia per scopi commerciali, come annunci pubblicitari e newsletter. Ma quando si parla di contenuti generati da AI, emergono diverse
domande legate alla proprietà intellettuale e ai diritti d’autore.
La
normativa europea di riferimento è il Regolamento sull’Intelligenza Artificiale (AI Act), che si applica a chiunque utilizzi o sviluppi strumenti AI. Questo regolamento definisce le regole per l’uso responsabile dell’AI e stabilisce obblighi specifici per garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti fondamentali.
Oltre all'AI Act, è essenziale conoscere la
normativa italiana sul diritto d'autore: quando si usa un’immagine generata da AI, chi ne è il proprietario? E come si differenzia il concetto di “creazione” rispetto alla tutela legale dell’opera?
Non è detto che quando crei una immagine generata con tool alimentati da AI tu ne sia il proprietario. Per esserne certo, la prima accortezza legale è quello di visionare le
condizioni d'uso dello strumento da te utilizzato.
In tal senso, i nostri avvocati hanno esaminato le condizioni d'uso di due dei principali strumenti per generare immagini con AI:
MidJourney e DALL-E.
MidJourney ti dà la possibilità di possedere i diritti sulle immagini generate con AI, ma con delle
eccezioni. Ad esempio:
- Se sei un’azienda con un fatturato annuo superiore a 1 milione di dollari, devi avere un abbonamento "Pro" o "Mega" per possedere le immagini.
- Se modifichi o “ingrandisci” le immagini create da altri utenti, queste restano di proprietà dell’autore originale.
MidJourney ti consente di
utilizzare le immagini per scopi commerciali, come annunci o newsletter, ma è fondamentale
rispettare le loro linee guida, che vietano l’uso delle immagini per violare i diritti d’autore o per attività illegali.
Dall-E, la piattaforma di OpenAI, afferma chiaramente che l’utente è il proprietario sia dei prompt (le istruzioni date all’AI per generare l’immagine) che degli output (l’immagine generata). Quindi, sei libero di usare le immagini a fini commerciali.
Tuttavia, anche
OpenAI impone delle limitazioni, come il divieto di usare immagini per scopi illegali o
per creare modelli AI in concorrenza con OpenAI stessa.
Alla luce di quanto scritto sopra, possiamo essere ragionevolmente sicuri che tutti i tool di generazione di immagini AI, come MidJourney e Dall-E,
riconoscono l’utente come il proprietario dell’immagine creata.
Di solito, infatti, le piattaforme pongono limiti basati sulla correttezza, come il rispetto dei diritti d'autore altrui e il divieto di utilizzi illegali o impropri.
Tuttavia, non basta essere sicuri di essere i proprietari di un’immagine generata. Il tema più complesso è
capire se quell’immagine è effettivamente tutelata dal diritto d'autore.
Questo aspetto riguarda la possibilità che l'immagine creata abbia un
grado sufficiente di originalità e creatività per essere protetta dalle leggi vigenti. Approfondiremo questa questione nel proseguo del presente articolo, analizzando quando un'opera può essere considerata tutelabile.
La
creazione di immagini con AI solleva questioni legate al diritto d’autore. La tematica è complessa e articolata. Per affrontarla in modo chiaro ed efficace,
ci concentreremo sulla regolamentazione italiana.
Secondo la
normativa italiana n. 633 del 1941 (Legge sul diritto d’autore), un’opera è tutelata se è originale e frutto di creazione umana. Questo significa che le immagini create automaticamente da una macchina potrebbero non essere coperte da diritti d’autore, a meno che non ci sia un
apporto creativo umano significativo.
Con
specifico riferimento alla regolamentazione di immagini generate con AI, se il
prompt utilizzato per generare un’immagine è
generico, come "
crea un paesaggio con montagne e alberi", l'immagine risultante è meno probabile che venga considerata tutelata dal diritto d'autore, poiché manca un livello di originalità e personalizzazione da parte dell’utente. In questo caso, l’immagine potrebbe essere considerata un’opera meccanica, priva dell’apporto creativo richiesto dalla legge.
Al contrario, se il
prompt è originale e dettagliato, come "
crea un paesaggio surreale con montagne di cristallo che riflettono il cielo notturno, illuminato da una luna verde e alberi che fluttuano nell’aria",
l’immagine risultante potrebbe essere considerata un’opera creativa. In questo caso, l'originalità del prompt denota un apporto creativo umano significativo, rendendo più probabile che l'immagine generata sia tutelata dal diritto d’autore.
Implicazioni pratiche:
-
Prompt generico: Se il prompt è poco originale, è difficile che l'immagine sia considerata un’opera protetta. Questo significa che
altri potrebbero utilizzare o modificare l'immagine senza il rischio di infrangere i tuoi diritti, poiché la tutela giuridica non si applicherebbe.
-
Prompt originale: Se invece il prompt è creativo e specifico,
l’immagine potrebbe essere tutelata dal diritto d’autore. In questo caso, avresti maggiori diritti sull'opera e potresti impedire che altri la utilizzino o la modifichino senza il tuo consenso, garantendo una maggiore protezione legale.
Essere consapevoli di queste differenze è
fondamentale per chi utilizza immagini generate da AI per scopi commerciali o creativi, al fine di proteggere adeguatamente i propri contenuti.
NOTA BENE: Sul tema del diritto d'autore, sarà necessario attendere che la
Corte di Cassazione fornisca un orientamento definitivo, un processo che richiede spesso diversi anni, in quanto bisogna attendere la conclusione dei procedimenti giudiziari. Nel frattempo, le
indicazioni fornite riflettono comunque i principi fondamentali del diritto d'autore.
Ecco alcuni
consigli pratici per evitare problemi legali quando usi immagini generate da AI:
1.
Leggi sempre i termini di servizio della piattaforma AI che utilizzi. Assicurati di capire se hai il diritto di usare l’immagine e se ci sono limitazioni.
2.
Evita di creare immagini troppo simili ad opere già esistenti, soprattutto se protette da diritto d’autore. Ad esempio, non chiedere all’AI di creare un’immagine che imiti troppo lo stile di un artista famoso.
3.
Verifica se l’immagine è di pubblico dominio: in Italia, le opere cadono nel pubblico dominio 70 anni dopo la morte dell’autore. In questo caso, l’opera può essere utilizzata liberamente.
Un tema cruciale quando si utilizzano immagini generate da intelligenza artificiale è la responsabilità legale dell'utente finale. Se un’immagine creata attraverso una piattaforma AI viola i diritti d’autore o risulta essere illegale, chi è considerato responsabile?
In linea di principio, la maggior parte delle piattaforme, come MidJourney e Dall-E, scaricano gran parte della responsabilità sull'utente, come previsto dai loro termini di servizio. L'utente, infatti, è responsabile per l'uso improprio del contenuto creato e può essere soggetto a sanzioni legali in caso di violazioni. Tuttavia, la questione si complica quando si tratta di capire se l'intelligenza artificiale stessa possa contribuire alla violazione di diritti, sollevando dubbi sulla responsabilità condivisa tra l'utente e la piattaforma.
In pratica, se un'immagine generata è troppo simile a un’opera protetta da copyright o se viene utilizzata per scopi non consentiti dalle leggi vigenti (ad esempio, la creazione di contenuti falsi o diffamatori), l'utente potrebbe affrontare conseguenze legali. La responsabilità dell'utente consiste nel garantire che le immagini utilizzate siano conformi alle normative esistenti, anche quando queste sono generate da un algoritmo. Di conseguenza, è fondamentale leggere attentamente i termini d'uso delle piattaforme e monitorare l'uso legale dei contenuti generati.
Un altro tema rilevante è quello dei diritti di modifica e rielaborazione delle immagini generate da AI. Potrebbe infatti essere stata utilizzata una piattaforma che permette agli utenti di creare immagini originali, ma l'uso successivo di queste immagini può essere soggetto a limitazioni. Ad esempio, modificare o rielaborare un'immagine generata potrebbe violare i termini d'uso della piattaforma o i diritti di terzi, soprattutto se l'immagine originale è derivata da contenuti già esistenti e protetti da copyright. Molte piattaforme, come Dall-E, includono clausole che vietano la modifica delle immagini in modo tale da violare i diritti d’autore o la proprietà intellettuale di altre opere.
Nel caso in cui l’immagine generata venga rielaborata per creare nuove versioni o contenuti derivati, è importante considerare anche se queste nuove opere mantengono la protezione del diritto d’autore. La capacità di rielaborare un'immagine senza violare diritti altrui può dipendere dall’originalità del prompt e dall’utilizzo che se ne fa. Per evitare problemi legali, è sempre consigliabile verificare i termini di licenza specifici della piattaforma e considerare le leggi locali in materia di diritti d’autore prima di procedere con la modifica di immagini generate con AI.
Quando una
web agency utilizza strumenti di intelligenza artificiale per generare immagini da inserire nei siti dei propri clienti, si apre una questione di
responsabilità molto delicata.
La
responsabilità finale in caso di violazione dei diritti d’autore, come accade di solito,
ricade sul titolare del sito, il quale riceverà direttamente le contestazioni dal proprietario dell'immagine copiata o non autorizzata. Ciò anche perchè è probabile che il proprietario non conosca la web agency che ha creato il sito e inserito le immagini.
Tuttavia, è comune che il
titolare del sito si rivolga alla web agency, ritenendola responsabile per aver fornito le immagini generate dall’AI senza verificare adeguatamente eventuali rischi di violazione.
Per questo motivo, una web agency dovrebbe prevedere nel contratto con il cliente una
clausola di manleva che limiti la propria responsabilità in merito all'uso di immagini generate tramite AI.
Questa clausola di manleva, da inserire nel contratto, deve essere
accettata esplicitamente dal cliente, dato che rientra tra le clausole vessatorie ai sensi del Codice Civile, e serve a tutelare la web agency da contestazioni future.
Tuttavia, è importante sottolineare che questa limitazione
non esime la web agency da responsabilità per dolo o colpa grave.
Ad esempio, se la web agency
utilizza intenzionalmente immagini AI che imitano palesemente opere protette da copyright o create da artisti noti, come un’immagine simile a un'opera di Banksy generata tramite AI e inserita nel sito del cliente senza alcuna verifica, la web agency potrebbe essere considerata direttamente responsabile per il danno arrecato. In questo caso, la clausola di manleva non potrebbe coprire un comportamento doloso o gravemente negligente.
Le immagini generate con AI offrono opportunità creative, ma è essenziale
essere consapevoli delle leggi che le regolano e dei rischi legati ai diritti d’autore.
Seguendo questi consigli, potrai
utilizzare in modo sicuro e legale le immagini AI sul tuo sito o nelle tue campagne pubblicitarie.
Per qualsiasi dubbio o consulenza, non esitare a
contattarci.
Team LegalBlink