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Privacy e digital marketing: importante sentenza della Corte di Giustizia

08/03/2024

Privacy e digital marketing: importante sentenza della Corte di Giustizia



In un'era dove il marketing digitale si intreccia strettamente con la nostra quotidianità, la tutela della privacy degli utenti assume un ruolo cruciale. Le tecniche di marketing avanzate sfruttano dati sempre più dettagliati, sollevando interrogativi significativi sulla privacy individuale. Una recente sentenza della Corte di Giustizia ha gettato nuova luce su questi temi, evidenziando la delicatezza dell'equilibrio tra efficacia pubblicitaria e rispetto della sfera privata.

Vediamo di cosa stiamo parlando e di come questa sentenza potrà eventualmente impattare sul modo di fare pubblicitù digitale online.


SOMMARIO



I fatti
La decisione della Corte di Giustizia europea
Come funzionano le aste online per gli spazi pubblicitari
Il ruolo di IAB
La gestione del consenso
La sentenza e le sue implicazioni
LegalBlink monitora gli scenari futuri

 

I fatti

 

La sentenza della Corte di Giustizia origina da una disputa legale con l'Autorità di controllo belga (APD) riguardante il Transparency & Consent Framework (TCF) sviluppato da IAB Europe.

Il cuore di questa disputa giuridica risale al 7 settembre 2022, quando IAB Europe ha impugnato una decisione dell'APD davanti alla Market Court belga.

Quest'ultima, di fronte alla complessità e alla rilevanza delle questioni sollevate, ha deciso di richiedere il parere della CGUE su due questioni cruciali:

1. la definizione di "dato personale" secondo il GDPR e, in particolare, se una TC String, ovvero un codice che raccoglie le preferenze digitali dell'utente, rientri in questa categoria; e

2. la definizione di "titolare" del trattamento dei dati, chiedendosi se IAB Europe, avendo elaborato lo standard TCF, dovesse essere considerata tale, anche in relazione agli eventuali ulteriori usi dei dati effettuati dai suoi aderenti.


La decisione della CGUE ha portato chiarezza in due ambiti fondamentali della normativa sulla privacy: cosa si intende esattamente per dato personale e come si definisce la responsabilità legale nel trattamento di questi dati. Questa chiarezza è essenziale non solo per IAB Europe ma per l'intero settore del marketing digitale, poiché stabilisce dei precedenti significativi per la gestione della privacy online e la responsabilità delle organizzazioni in questo contesto.

Leggi il commento di IAB alla sentenza.

 

La decisione della Corte di Giustizia europea



La Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CJUE) ha emesso una sentenza il 7 marzo 2024, che riguarda la classificazione delle informazioni legate alle preferenze degli utenti, veicolate tramite un insieme di lettere e numeri e associate all'indirizzo IP di un dispositivo. Questa sentenza chiarisce che tali dati sono da considerarsi personali, con tutte le implicazioni in termini di privacy che ne conseguono.

 

Come funzionano le aste online per gli spazi pubblicitari 



Quando apriamo una pagina web, spesso vediamo annunci pubblicitari mirati. Questi annunci non compaiono a caso: sono il risultato di aste istantanee che determinano quale annuncio verrà mostrato, basandosi sul profilo dell'utente, identificato mediante cookie e algoritmi sofisticati. Gli utenti, nella maggior parte dei casi, non sono consapevoli di questo processo che avviene in frazioni di secondo.

 

IAB sentenza Corte di Giustizia


 

Il ruolo di IAB Europe e il Framework TCF



Per navigare attraverso la complessità delle normative sulla privacy, in particolare il GDPR europeo, è stata fondata l'associazione IAB Europe, con sede in Belgio.

Quest'organizzazione ha sviluppato il Transparency & Consent Framework (TCF), che include protocolli per il consenso e la trasparenza, aiutando così aziende e utenti a comprendere e gestire meglio le proprie preferenze relative ai dati personali.

Ti segnaliamo che LegalBlink ha aderito al TCF ed è quindi parte di IAB.

La sentenza della Corte di Giustizia ha chiarito alcune questioni importanti riguardo al modo in cui vengono trattati i nostri dati online:

 

  1. TC String e Dati Personali: Le "TC String" sono sequenze di lettere e numeri che raccolgono informazioni su cosa ci piace su internet. La sentenza dice che queste possono essere considerate informazioni personali se qualcuno ha il modo di collegarle a noi, per esempio, tramite l'indirizzo IP del nostro computer o telefono. Questo significa che hanno bisogno di essere protette come qualsiasi altro dato personale.

  2. IAB Europe e la Gestione dei Dati: IAB Europe è un'organizzazione che aiuta a gestire queste informazioni nel rispetto delle regole sulla privacy. La sentenza ha stabilito che, in alcuni casi, IAB Europe può essere considerata come un "co-titolare" di questi dati insieme ad altri che utilizzano il suo sistema (TCF). Questo significa che hanno responsabilità condivise nel fare attenzione a come vengono usati questi dati.

  3. Limiti della Responsabilità di IAB Europe: Anche se IAB Europe ha un ruolo importante nella gestione iniziale dei dati, la sua responsabilità non include quello che succede dopo, come l'uso di questi dati per mostrare annunci pubblicitari specifici o personalizzare i contenuti che vediamo online. In altre parole, se i dati vengono poi usati in un certo modo da altre aziende per la pubblicità, IAB Europe non è responsabile per queste azioni.


 

La gestione del consenso tramite le CMP



Le piattaforme di gestione del consenso (CMP) permettono agli utenti di esprimere le loro preferenze in merito alla raccolta e alla condivisione dei dati personali. Questo processo garantisce che gli utenti abbiano un controllo diretto sulle informazioni che condividono, aumentando la trasparenza delle operazioni di marketing digitale.

 

La sentenza e le sue implicazioni



La decisione della Corte di Giustizia evidenzia la rilevanza delle informazioni codificate legate all'indirizzo IP come dati personali, sottolineando la responsabilità delle entità che gestiscono e trattano tali dati. Questa sentenza impone un rafforzamento delle misure di protezione della privacy, influenzando come le aziende operano nel contesto del marketing digitale.

 

LegalBlink CMP IAB


 

LegalBlink monitora gli scenari futuri



LegalBlink, essendo associata a IAB, segue con attenzione gli sviluppi in questo ambito.

La nostra organizzazione è impegnata a garantire che le nuove normative e decisioni giudiziarie vengano integrate pienamente nelle nostre pratiche, per assicurare che la privacy degli utenti sia sempre salvaguardata.

Continueremo a monitorare da vicino l'evolversi di queste tematiche, restando al passo con le migliori pratiche nel campo del marketing digitale e della tutela dei dati personali.

Team LegalBlink