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23/09/2024
Il Regolamento (UE) 2023/988, entrato in vigore per rafforzare la sicurezza dei prodotti nell’Unione Europea, ha come obiettivo principale la protezione dei consumatori e il mantenimento di un equilibrio tra le imprese sul mercato. Grazie a questo regolamento, si mira a migliorare il funzionamento del mercato interno garantendo che i prodotti venduti in Europa, sia online che offline, siano sicuri per tutti gli utenti.
Ma cosa significa davvero questo regolamento per chi vende o compra prodotti? E quali sono i principali obblighi per le aziende? In questa guida vediamo nel dettaglio cosa prevede la normativa e come può influire sulle tue attività commerciali.
SOMMARIO
Cosa disciplina il nuovo regolamento sulla sicurezza generale dei prodotti
A chi si applica il regolamento
Cosa si intende per "prodotto sicuro"
Cosa succede se un prodotto non è sicuro
Obblighi di un operatore economico responsabile
Fabbricanti, importatori e distributori
Obblighi specifici per i fornitori di mercati online
Obblighi per gli ecommerce
Obblighi per Web agency?
Sanzioni
Quando entra in vigore
Conclusioni e come adeguarsi con LegalBlink
Il Regolamento (UE) 2023/988 sostituisce la vecchia direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti (direttiva 2001/95/CE) e quella sui prodotti che imitano i prodotti alimentari (direttiva 87/357/CEE). La normativa stabilisce regole chiare per la sicurezza dei beni di consumo distribuiti nell’Unione Europea, coprendo sia i canali di vendita tradizionali sia quelli online.
Il regolamento si applica a tutti i prodotti nuovi, usati, riparati o ricondizionati che sono disponibili per la distribuzione o l'uso nell'Unione Europea. Questo significa che se vendi prodotti, anche se sono stati usati o ricondizionati, dovrai comunque garantire che siano sicuri e conformi agli standard europei.
Tuttavia, ci sono alcune eccezioni importanti.
Il regolamento sulla sicurezza dei prodotti non si applica a:
- Medicinali per uso umano o veterinario;
- Prodotti alimentari e mangimi;
- Piante e animali vivi, organismi geneticamente modificati e microrganismi soggetti a uso confinato;
- Sottoprodotti di origine animale;
- Prodotti fitosanitari;
- Attrezzature di trasporto gestite da un fornitore di servizi (es. autobus, treni, aerei);
- Aeromobili a basso rischio per la sicurezza;
- Oggetti d’antiquariato;
- Prodotti chiaramente indicati come da riparare o rimettere a nuovo prima dell'uso.
Se il prodotto che vendi non rientra in queste categorie, allora dovrai rispettare le norme previste dal regolamento.
Uno degli elementi centrali del regolamento è il concetto di sicurezza generale dei prodotti. Gli operatori economici (come produttori, distributori e importatori) possono mettere sul mercato soltanto prodotti che siano ritenuti sicuri.
Per valutare se un prodotto è sicuro, bisogna tenere conto di diversi fattori, tra cui:
- Le caratteristiche del prodotto, come il design, le caratteristiche tecniche, la composizione, l'imballaggio e le istruzioni per l’uso;
- L'effetto su altri prodotti, in particolare se il prodotto può interagire con altri articoli creando rischi;
- L’etichettatura e le avvertenze fornite insieme al prodotto, incluse le informazioni sulla sicurezza;
- Le categorie di consumatori a cui è destinato il prodotto (ad esempio, se è particolarmente attraente per i bambini);
- Le caratteristiche di cibersicurezza, soprattutto per i prodotti connessi a internet o con funzionalità avanzate come apprendimento automatico o capacità predittive.
Inoltre, se un prodotto rispetta determinate **norme europee** pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea, viene presunto sicuro. Queste norme fungono da riferimento, ma è possibile considerare anche altri fattori come le norme nazionali e internazionali, i codici di buona condotta o le aspettative ragionevoli dei consumatori.
Nel caso in cui un prodotto venga considerato pericoloso in uno Stato membro dell’Unione, questo verrà automaticamente considerato pericoloso anche in tutti gli altri Stati membri. Se un prodotto deve essere richiamato dal mercato, le informazioni devono essere comunicate in maniera chiara, comprensibile e tempestiva ai consumatori.
Una delle novità più importanti del regolamento sulla sicurezza dei prodotti è che per ogni prodotto venduto nell'Unione Europea deve esserci un operatore economico responsabile. Questo può essere il fabbricante, un importatore, un rappresentante autorizzato o un fornitore di servizi logistici.
L'operatore economico è incaricato di garantire la sicurezza del prodotto e deve poter essere contattato in caso di necessità.
Il regolamento prevede obblighi specifici per i vari attori economici coinvolti nella distribuzione dei prodotti. Vediamo i principali obblighi previsti dal regolamento in questo contesto.
Obblighi per i fabbricanti
I fabbricanti devono:
- Assicurarsi che i prodotti siano sicuri già dalla progettazione;
- Effettuare analisi dei rischi e preparare la documentazione tecnica;
- Informare immediatamente i consumatori e le autorità tramite il portale Safety Business Gateway in caso di rischio per la sicurezza;
- Fornire istruzioni e avvertenze sulla sicurezza e garantire la tracciabilità dei prodotti;
- Tenere traccia dei reclami ricevuti e mantenere un registro interno.
I fabbricanti possono inoltre nominare un rappresentante autorizzato per occuparsi di questi compiti.
Obblighi per gli importatori
Gli importatori devono garantire che i prodotti siano conformi ai requisiti di sicurezza e devono:
- Fornire i propri dati di contatto sui prodotti;
- Verificare che siano accompagnati da istruzioni chiare e avvertenze sulla sicurezza;
- Assumersi la responsabilità della sicurezza dei prodotti durante il trasporto e la conservazione;
- Informare le autorità e i fabbricanti tramite il **Safety Business Gateway** se un prodotto risulta pericoloso.
Obblighi per i distributori
I distributori, a loro volta, devono vigilare sulla sicurezza dei prodotti che distribuiscono e rifiutare di mettere in vendita articoli non conformi.
Devono anche:
- Informare le autorità e i fabbricanti in caso di rischio per la sicurezza;
- Collaborare per garantire che vengano prese misure adeguate per proteggere i consumatori.
Le cosiddette piattaforme di vendita online (i marketplace) assumono un ruolo sempre più attivo nel mercato digitale.
Sono definite espressamente dal regolamento sulla sicurezza dei prodotti fornitori di un mercato online, ovvero soggetti che offrono servizi di intermediazione attraverso un'interfaccia online, permettendo ai consumatori di concludere contratti a distanza con operatori commerciali (gli ecommerce) per la vendita di prodotti.
I marketplace sono soggetti a una disciplina specifica, molto articolata, prevista dall’articolo 22 del regolamento, che impone loro diversi obblighi, tra cui:
- Registrazione sul portale Safety Gate, un portale web che permette ai consumatori di presentare reclami, scambiare informazioni con le autorità nazionali e la Commissione, e segnalare eventuali incidenti o prodotti pericolosi;
- Indicazione di un punto di contatto unico, obbligatorio anche ai sensi del regolamento 2022/2065 sul mercato unico dei servizi digitali, per permettere ai consumatori di comunicare direttamente con la piattaforma attraverso Safety Gate;
- Implementazione di processi interni per garantire la sicurezza dei prodotti;
- Fornitura di informazioni chiare ai consumatori relative al fabbricante o alla persona responsabile dell'immissione dei prodotti, come previsto dall'articolo 16, comprese l'identificazione del prodotto e le eventuali avvertenze.
Inoltre, le autorità di vigilanza avranno il potere di emettere ordini specifici, obbligando le piattaforme a rimuovere contenuti o ad inserire avvertenze relative all'offerta di prodotti pericolosi.
In sintesi, queste piattaforme passano da un semplice ruolo di intermediazione commerciale a un ruolo attivo nel monitoraggio della conformità dei prodotti venduti. Sarà interessante osservare come verranno applicate le sanzioni per il mancato rispetto di questi obblighi e quale impatto avranno sul mercato.
In base al regolamento sulla sicurezza dei prodotti, la web agency che crea un sito di ecommerce non ha obblighi diretti relativi alla sicurezza dei prodotti venduti tramite il sito.
Il regolamento si concentra principalmente sui produttori, importatori, distributori e piattaforme online che vendono o distribuiscono prodotti fisici.
Tuttavia, ci sono alcuni aspetti da considerare per una web agency, soprattutto se il sito include funzionalità che possono influenzare la sicurezza dei prodotti o se la web agency gestisce o implementa piattaforme per il commercio elettronico.
Vediamo i principali temi legali in questo contesto:
1. Sicurezza informatica: Se il sito ecommerce integra sistemi di raccolta dati, intelligenza artificiale, o altre tecnologie avanzate, la cibersicurezza diventa un fattore importante. Il regolamento richiede che i prodotti (inclusi quelli digitali) siano sicuri dal punto di vista della sicurezza informatica, quindi la web agency deve garantire che il sito sia sviluppato in modo sicuro per prevenire vulnerabilità che potrebbero mettere a rischio i consumatori.
2. Imitazione di prodotti alimentari o attrattività per i bambini: Se la web agency cura la progettazione del sito e del packaging digitale, deve fare attenzione a non creare presentazioni grafiche che possano rendere i prodotti attrattivi per i bambini o farli sembrare simili a prodotti alimentari, se non appropriato. Questo potrebbe contribuire a creare rischi di sicurezza per i consumatori.
3. Supporto nella conformità del cliente: Anche se gli obblighi specifici relativi ai prodotti non ricadono direttamente sulla web agency, essa potrebbe essere coinvolta nell’assicurarsi che il sito ecommerce sia conforme alle normative in termini di presentazione delle informazioni sui prodotti, etichettatura, avvertenze e trasparenza verso i consumatori. Ad esempio, la web agency dovrebbe assicurarsi che ci siano spazi dedicati sul sito per visualizzare correttamente le informazioni sulla sicurezza fornite dal venditore.
In conclusione, anche se la web agency non ha obblighi diretti imposti dal regolamento, è importante che supporti i propri clienti ecommerce nella creazione di siti sicuri e conformi, implementando buone pratiche di sicurezza e fornendo le funzionalità necessarie per rispettare le normative.
Le autorità nazionali di vigilanza del mercato hanno il compito di garantire il rispetto delle norme. Se identificano un prodotto pericoloso, possono richiedere informazioni su articoli simili e imporre sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive in caso di violazione delle norme.
Il Regolamento (UE) 2023/988 sulla sicurezza dei prodotti entrerà in vigore il 13 dicembre 2024. Da quella data, tutti i prodotti distribuiti nell'Unione Europea dovranno rispettare le nuove regole.
Questo regolamento rappresenta un passo avanti per la sicurezza dei consumatori e crea un quadro normativo più chiaro e sicuro per tutte le imprese che operano nel mercato europeo. Per garantire che il tuo ecommerce sia sempre al passo con le normative, il generatore di termini di vendita di LegalBlink recepirà tutte le modifiche previste dal Regolamento (UE) 2023/988 entro la data di entrata in vigore, il 13 dicembre 2024. In questo modo, sarai in regola con le nuove disposizioni senza preoccupazioni. Ti terremo comunque aggiornato su queste novità tramite la nostra newsletter e i nostri canali social.
Team LegalBlink