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Ecommerce e GDPR: guida per imprese digitali

23/04/2025

Ecommerce e GDPR: come mettere in regola il tuo negozio online secondo la normativa europea



Se gestisci un ecommerce, sai già quanto sia importante essere trasparente con i clienti. Ma forse non ti è ancora chiaro quanto il GDPR influenzi ogni fase della gestione di un sito di vendita online.

Con questo articolo ti spieghiamo, punto per punto, cosa prevede il Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR) e come applicarlo al tuo ecommerce con esempi pratici e riferimenti alla normativa. Così potrai evitare sanzioni, tutelare i tuoi utenti e trasmettere professionalità.



SOMMARIO


Informativa privacy
Cookie e tracciamento
Moduli di contatto e newsletter
Checkout e registrazione utenti
Responsabili esterni
Diritti degli interessati
Sicurezza
DPIA, DPO e Registro dei Trattamenti
Dati degli utenti "ospiti"
A/B Test
Remarketing cross-device
Programma fedeltà
Conclusioni


 

GDPR e informativa privacy per ecommerce



Cosa dice la legge sulla privacy?



Secondo l’articolo 13 del GDPR, quando raccogli dati personali, devi fornire all’interessato un’informativa chiara, completa e facilmente accessibile.

 

Cosa significa per il tuo ecommerce?



Ogni modulo del tuo sito (registrazione, checkout, iscrizione newsletter, form contatti) deve essere accompagnato da un link all’informativa privacy, che indichi in particolare:

 

  • Chi è il titolare del trattamento (art. 13, par. 1, lett. a)

  • Le finalità del trattamento (art. 13, par. 1, lett. c)

  • Le basi giuridiche (es. contratto, consenso) – art. 6 GDPR

  • I destinatari dei dati – art. 13, par. 1, lett. e

  • Se i dati saranno trasferiti fuori dall’UE – art. 13, par. 1, lett. f

  • Il tempo di conservazione – art. 13, par. 2, lett. a

  • I diritti dell’utente – art. 13, par. 2, lett. b-d



Esempio pratico:

 

Quando un utente acquista un prodotto, raccogli nome, cognome, indirizzo e-mail, indirizzo di spedizione e dati di pagamento. Questi dati vanno trattati per finalità contrattuali (art. 6, par. 1, lett. b GDPR) e devono essere descritti nella tua privacy policy.



Cookie e tracciamento: rispetto del GDPR + Direttiva ePrivacy



Cosa dice la normativa?



Il consenso per l’uso dei cookie non strettamente necessari deriva dalla Direttiva 2002/58/CE (ePrivacy), recepita in Italia con l’art. 122 del D.lgs. 196/2003 (Codice Privacy). Il consenso deve essere preventivo, libero, specifico, informato e documentabile.

 

Cosa devi fare sul tuo sito?

 
  • Mostrare un cookie banner alla prima visita

  • Bloccare i cookie non tecnici finché l’utente non sceglie

  • Offrire una gestione granulare delle preferenze

  • Conservare la prova del consenso (per almeno 6 mesi, secondo le Linee guida del Garante del 2021)



Esempio pratico:

 

Se installi Google Analytics o il pixel di Meta, devi bloccarli finché l’utente non dà il consenso. Anche la semplice integrazione di un video YouTube può comportare l’uso di cookie di profilazione.

 


Devi anche pubblicare una informativa sull'uso dei cookie, che spieghi in modo dettagliato come gestisci i cookie sul tuo sito di commercio elettronico.



Moduli di contatto e newsletter: consenso e legittimo interesse



Cosa dice il GDPR?



L’articolo 6 del GDPR indica le basi giuridiche per trattare dati. Nel caso di moduli contatto o iscrizione newsletter, la base può essere:

 

  • Il consenso (art. 6, par. 1, lett. a)

  • Il legittimo interesse (art. 6, par. 1, lett. f), ma solo se non prevalgono i diritti dell’utente



Come si applica?

 
  • Per iscrivere qualcuno a una newsletter, serve un consenso esplicito

  • Per rispondere a un messaggio dal form contatti, puoi usare il legittimo interesse ma devi informare comunque



Esempio pratico:

 

Inserisci una checkbox non pre-selezionata con la dicitura: “Acconsento a ricevere comunicazioni promozionali da [Nome Ecommerce] via email”. Solo chi la spunta potrà essere iscritto alla newsletter.

 

Checkout e registrazione utenti: base giuridica = contratto



Quando l’utente acquista o si registra, i dati servono per gestire il contratto. In questo caso, non serve il consenso, ma è obbligatorio informare il cliente (art. 13 GDPR).

 

Esempio pratico:

 

Il cliente inserisce indirizzo e codice fiscale per la fatturazione. Questi dati vanno trattati per finalità fiscali e contabili, in base alla normativa nazionale (es. D.P.R. 633/1972) e conservati per 10 anni.



Responsabili esterni: obbligo dell’art. 28 GDPR



Quando affidi dati personali a un fornitore (es. hosting, CRM, software email marketing), devi:

 



Esempio pratico:

 

Usi Mailchimp per inviare newsletter? Allora devi firmare il DPA (Data Processing Agreement) disponibile nel loro account. E devi verificare che Mailchimp abbia clausole contrattuali standard per il trasferimento di dati verso gli USA (art. 46 GDPR).

 

Diritti degli interessati: articoli 15–22 GDPR



Devi offrire ai tuoi utenti la possibilità di:

 

  • Accedere ai dati

  • Correggerli

  • Cancellarli (“diritto all’oblio”)

  • Revocare il consenso

  • Opporsi al trattamento

  • Richiedere la portabilità


E devi rispondere entro 30 giorni alle richieste degli utenti.



Esempio pratico:

 

Ricevi una mail da un cliente che chiede la cancellazione del suo account e dei suoi dati. Devi:

  1. Verificare la sua identità

  2. Rimuovere i dati ove possibile (eccetto quelli necessari per obblighi legali, es. fatture)

  3. Confermare l’esito entro 30 giorni



Sicurezza dei dati (art. 32 GDPR)



Il GDPR richiede misure tecniche e organizzative adeguate. Non esiste una lista fissa, ma ecco cosa non dovrebbe mancare:

 

  • Certificato SSL (HTTPS)

  • Backup regolari

  • Password complesse e MFA

  • Log di accesso e monitoraggio

  • Procedure per data breach



Esempio pratico:

 

Se subisci un attacco hacker e vengono esfiltrati dati personali, devi notificare l’accaduto al Garante Privacy entro 72 ore (art. 33 GDPR) e, in alcuni casi, anche agli utenti (art. 34 GDPR).



DPIA, DPO e registro trattamenti: obblighi avanzati



Quando serve la DPIA (art. 35 GDPR)?

 
  • Se fai profilazione su larga scala

  • Se elabori categorie particolari di dati (es. salute)

  • Se monitori sistematicamente i comportamenti online



Quando serve il DPO (art. 37 GDPR)?

 
  • Se sei una grande realtà o tratti dati su larga scala

  • Se il trattamento richiede monitoraggio regolare e sistematico

 



Leggi la nostra guida di approfondimento che spiega quando è necessario un DPO per ecommerce.



Il registro dei trattamenti (art. 30 GDPR)?



Obbligatorio se hai più di 250 dipendentioppure se tratti dati in modo non occasionale (come in un ecommerce). Pertanto, visto che il tuo ecommerce sarà sempre online, un registro dei trattamenti sarà sempre necessario.


 

Dati degli utenti "ospiti": anche senza registrazione, valgono le regole del GDPR



Molti ecommerce permettono di acquistare senza creare un account, con la modalità “guest”. È comoda per l’utente, ma non ti esonera dagli obblighi del GDPR. Anche in assenza di registrazione, i dati raccolti (es. nome, email, indirizzo, telefono) sono personali e vanno trattati per finalità contrattuali (art. 6, par. 1, lett. b GDPR), solo per il tempo necessario all’evasione dell’ordine.

Attenzione: non puoi usare questi dati per inviare newsletter, a meno che l’utente non dia un consenso esplicito e separato.

 

A/B test e UX: attenzione al confine tra analisi e profilazione



Vuoi capire quale versione del tuo sito converte di più? Benissimo, ma se analizzi il comportamento degli utenti tramite A/B test, potresti star facendo un trattamento di dati personali. Se i test usano cookie o ID persistenti per monitorare scelte e percorsi, serve il consenso dell’utente, oppure devi dimostrare che rientri in una base giuridica legittima (es. interesse legittimo, art. 6, par. 1, lett. f GDPR) e che hai fatto una valutazione dei rischi (DPIA). Il confine con la profilazione è sottile, quindi meglio specificare tutto nell’informativa e usare solo dati aggregati, se possibile.
 


Remarketing cross-device: quando l’utente diventa “tracciabile” su più schermi



Se usi strumenti di remarketing (come Google Ads o Meta) per mostrare annunci a chi ha visitato il sito da smartphone e poi si collega da desktop, stai facendo un trattamento particolarmente delicato. Il tracciamento cross-device si basa su identificatori univoci, sincronizzazione dei dati tra piattaforme e può sfociare nella profilazione comportamentale. In questi casi, il consenso esplicito è obbligatorio (art. 22 GDPR e Linee guida EDPB). Devi anche spiegare chiaramente questa attività nella cookie policy e nella privacy policy, indicando le tecnologie usate e i soggetti terzi coinvolti.

 

Programmi fedeltà e referral: non solo marketing, ma anche profilazione



I programmi fedeltà sembrano innocui, ma in realtà raccolgono e incrociano molti dati: storico acquisti, frequenza, preferenze, inviti ad amici.

Se assegni punti in base al comportamento, invii offerte personalizzate o analizzi i dati per capire chi spende di più, stai facendo profilazione.

In questo caso, serve il consenso esplicito e separato (art. 22 GDPR) rispetto a quello per le normali comunicazioni promozionali.

Ricorda: l’utente deve poter aderire al programma anche senza accettare la profilazione, e deve poter revocare il consenso in qualsiasi momento.

 

 

Conclusioni: ecommerce e GDPR vanno a braccetto



Il GDPR non è un ostacolo, ma uno strumento per rafforzare la fiducia degli utenti. Un ecommerce in regola vende di più e si protegge da sanzioni che possono arrivare fino a 20 milioni di euro o il 4% del fatturato globale (art. 83 GDPR).
 

Mettere in regola un ecommerce con il GDPR può sembrare complicato, ma non sei da solo.

Con LegalBlink hai a disposizione strumenti legali pronti all’uso, pensati proprio per chi vende online:

 

  • Privacy policy e cookie policy personalizzate in base al tuo sito e alle funzionalità che utilizzi (es. newsletter, remarketing, analytics)

  • Banner cookie conforme alle Linee guida del Garante Privacy del 2021, con gestione granulare dei consensi e blocco preventivo dei cookie

  • Contratti con i responsabili esterni (hosting, CRM, fornitori tech) già pronti da usare

  • Checklist di conformità per verificare se il tuo ecommerce è davvero a norma

  • Supporto legale continuativo, con risposta ai tuoi dubbi e aggiornamenti quando cambia la normativa



Che tu stia aprendo ora un ecommerce o voglia mettere in regola un sito già attivo, con LegalBlink puoi farlo in modo semplice, veloce e professionale.

Team LegalBlink