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Ecommerce accessibile

30/10/2024

Come costruire un ecommerce accessibile e a norma di legge



Se hai una web agency e ti occupi di sviluppare ecommerce, sappi che dal 28 giugno 2025 la normativa sull'accessibilità (D. Lgs. 82/2022) sarà obbligatoria per molti siti che vendono prodotti o servizi online. Questo significa che gli e-commerce dovranno essere progettati in modo da essere facilmente navigabili anche da utenti con disabilità. Ecco tutto quello che devi sapere per garantire che il tuo progetto sia conforme alle nuove regole e mettere online un ecommerce accessibile.


SOMMARIO



A chi si applica la normativa sulla accessibilità
Quali sono i requisiti di accessibilità per gli ecommerce
Requisiti specifici per gli ecommerce
Esempi specifici per i siti di commercio elettronico
Esempi di ulteriori requisiti di accessiblità per gli ecommerce
Presunzione di conformità
Il tool di LegalBlink

 

A chi si applica la normativa sulla accessibilità

 

La normativa italiana sull’accessibilità, prevista dal Decreto Legislativo 27 maggio 2022, n. 82, entrerà in vigore dal 28 giugno 2025. Questa normativa si applica a una serie di prodotti e servizi, elencati precisamente all’articolo 1, commi 2 e 3. Ma in che modo interessa gli e-commerce?

 

Se un sito offre servizi di commercio elettronico, cioè vende prodotti o servizi ai consumatori (B2C), allora rientra negli obblighi di accessibilità del Decreto. Per "servizio di commercio elettronico" si intende qualsiasi servizio che permette ai consumatori di concludere un acquisto online tramite sito web o app, inclusi tutti i passaggi necessari, come la creazione di account, la sicurezza e le modalità di pagamento.

In sintesi, la normativa si applica agli e-commerce B2C, mentre i siti B2B non sono tenuti a rispettarla. Tuttavia, se un sito B2B desidera distinguersi come ecommerce accessibile e inclusivo, può volontariamente applicare questi requisiti di accessibilità, dimostrandosi attento alle esigenze delle persone con disabilità.

Cosa devono fare le microimprese?

Le microimprese (aziende con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo inferiore a 2 milioni di euro) sono esentate dall’obbligo di rispettare questi requisiti di accessibilità. Questo significa che, anche se vendono online, non devono necessariamente rendere il loro ecommerce accessibile. Tuttavia, una microimpresa che decide di applicare la normativa può farsi riconoscere come un operatore virtuoso e più attento alle esigenze dei consumatori con disabilità, migliorando la propria immagine e il rapporto con i clienti.

 

Quali sono i requisiti di accessibilità per un e-commerce?

 

La Sezione III dell'Allegato I del Decreto Legislativo n. 82/2022 definisce i requisiti generali di accessibilità relativi ai servizi.

La normativa specifica che la fornitura dei servizi deve essere "percepibile, utilizzabile, comprensibile e solida," criteri che devono essere applicati per ottimizzare l'uso dei siti da parte di persone con disabilità.

Ecco i criteri principali, interpretati per avere un ecommerce accessibile.

Fornitura di informazioni e accesso ai contenuti:

    • La normativa impone che le informazioni siano accessibili e percepibili, utilizzabili, comprensibili e solide (Sezione III, lettere b.i. - b.vii.).
    • I contenuti devono essere visualizzabili attraverso più di un canale sensoriale e devono utilizzare caratteri e contrasti che facilitino la lettura e la comprensione (Sezione III, b.ii e b.iv). Questo comprende anche la necessità di non basare informazioni critiche solo sui colori, rispecchiando le esigenze degli utenti con difficoltà di percezione cromatica.
  1. Navigabilità e facilità d'uso:

    • La legge richiede che i siti siano facilmente navigabili e che l'utente possa accedere alle informazioni in modo diretto e senza distrazioni (Sezione III, lettere b.iii e c). I contenuti devono essere organizzati in modo chiaro e logico, in modo che le persone che utilizzano tecnologie assistive possano interagire con il sito senza difficoltà.
  2. Compatibilità con tecnologie assistive:

    • È indicato che i servizi online debbano essere compatibili con dispositivi assistivi per garantire una navigazione e un accesso agevole anche per chi utilizza strumenti come screen reader o tastiere alternative (Sezione III, b.vii e c).
 

Requisiti specifici per l'e-commerce



Quanto descritto al punto che precede rappresentano le indicazioni generali per avere servizi accessibili.

Oltre a questi requisiti un sito web, per potersi qualificare come ecommerce accessibile, deve rispettare ulteriori criteri, descritti nella Sezione IV, lettera f) della legge in questione. Vediamo insieme i requisiti più importanti.

- Informazioni sull’accessibilità di prodotti e servizi: se l’operatore economico responsabile del sito fornisce indicazioni su prodotti o servizi accessibili, queste informazioni devono essere messe chiaramente a disposizione degli utenti.

Questo punto è importante e merita un approfondimento.

Infatti, ai sensi del Decreto Legislativo n. 82/2022, l’ operatore economico è definito come qualsiasi persona fisica o giuridica che partecipa alla catena di fornitura o distribuzione di un prodotto o servizio. In pratica, se questo operatore economico fornisce informazioni sull’accessibilità dei suoi prodotti o servizi, ad esempio specificando che un prodotto è accessibile per utenti con disabilità visive o uditive, tali informazioni devono essere esposte in modo chiaro e facilmente reperibile per garantire la trasparenza e favorire l’inclusività.


  - Accessibilità per identificazione, sicurezza e pagamento: le funzionalità per l’identificazione (come i campi di login), la sicurezza (es. autenticazione) e i pagamenti devono essere progettati per essere accessibili, quindi facilmente percepibili, utilizzabili e comprensibili anche da utenti con disabilità.

Questo punto si si occupa dell’esperienza complessiva del servizio di identificazione e pagamento sul sito, garantendo che il processo sia intuitivo e navigabile.
  
- Metodi di identificazione e pagamento: i metodi per accedere al sito, firmare digitalmente o completare il pagamento devono essere ben strutturati e funzionare senza creare barriere. Ad esempio, le persone non vedenti devono poter completare un pagamento usando solo la tastiera o un lettore di schermo.

Qui la legge si sulla qualità accessibile di ogni metodo specifico (come una firma elettronica o un codice di autenticazione), indipendentemente dal contesto in cui viene utilizzato.

 
ecommerce accessibile

 

Esempi pratici di accessibilità per gli ecommerce


 

L'Allegato II del Decreto presenta degli esempi concreti di come garantire l'accessibilità dei servizi, inclusi gli e-commerce, per soddisfare i requisiti indicati nella normativa. Per il nostro ambito, ossia i siti di commercio elettronico, risultano particolarmente rilevanti gli esempi della Sezione III, lettera B, punti i, ii, iii, iv, v, e vi e della lettera C della stessa sezione.

Ecco i dettagli di questi esempi:

Sezione III, lettera B: Fornitura di informazioni accessibili

1. Punto i: Fornire file elettronici leggibili da un software di lettura dello schermo per consentire l'accesso ai contenuti da parte di utenti non vedenti.
   - Questo esempio riguarda i contenuti testuali di un e-commerce, che devono essere disponibili in formati compatibili con gli strumenti assistivi.

2. Punto ii: Utilizzare terminologia e struttura chiara e logica per facilitare la comprensione anche a utenti con disabilità cognitive.
   - Per un e-commerce, ciò significa che le descrizioni dei prodotti, le opzioni di acquisto e le procedure di pagamento devono essere presentate in modo semplice e coerente.

3. Punto iii: Sottotitoli per qualsiasi video dimostrativo o di guida.
   - In un contesto e-commerce, ad esempio, i video tutorial o le presentazioni dei prodotti dovrebbero includere sottotitoli per garantire l'accesso anche a utenti con disabilità uditive.

4. Punto iv: Formato Braille stampabile per i testi di descrizione e le informazioni di accesso.
   - Questo esempio implica che, laddove possibile, le informazioni più importanti possano essere stampabili in Braille, soprattutto se l'e-commerce utilizza materiali informativi o di supporto per i prodotti.

5. Punto v: Rendere i testi leggibili per chi ha disabilità visive mediante caratteri e contrasti adeguati.
   - L’e-commerce deve assicurarsi che le dimensioni e il contrasto del testo siano configurati in modo che gli utenti con problemi visivi possano leggere agevolmente.

6. Punto vi: Aggiungere descrizioni testuali a diagrammi o immagini per spiegare i principali elementi visivi.
   - Ad esempio, le immagini dei prodotti dovrebbero avere descrizioni che ne identifichino chiaramente i dettagli, per aiutare gli utenti con disabilità visive a comprendere ciò che viene mostrato.

Sezione III, lettera C: Navigabilità dell'ecommerce

- Punto C: Garantire che l'ecommerce sia navigabile tramite tastiera e altre tecnologie assistive, con contenuti organizzati in modo prevedibile e accessibile.
   - Per un e-commerce, questo esempio implica che l'intera struttura del sito, dai menu alle categorie di prodotti, sia navigabile in maniera intuitiva senza utilizzare un mouse. Le persone che utilizzano tastiere o strumenti alternativi devono poter esplorare il sito in modo lineare e logico.

 

Esempi di ulteriori requisiti di accessibilità per gli ecommerce 



La sezione IV dell'Allegato II del Decreto sull'accessibilità descrive ulteriori esempi per servizi specifici. Ecco quelli riferiti in modo particolare agli ecommerce.


Accessibilità dei metodi di identificazione, sicurezza e pagamento 


1. Metodi di identificazione accessibili  
   - Gli e-commerce devono assicurarsi che i sistemi di identificazione siano fruibili anche dalle persone con disabilità. Per esempio, le schermate di accesso dovrebbero poter essere utilizzate con tecnologie assistive, come gli screen reader, e prevedere opzioni alternative all'inserimento testuale, adatte anche per chi ha limitazioni visive o motorie.

2. Firme elettroniche accessibili
   - Il processo di firma elettronica per concludere una transazione deve essere progettato in modo da garantire l’accessibilità. Questo significa che tutti i passaggi, incluse eventuali procedure di autenticazione, devono essere compatibili con le tecnologie assistive e con differenti dispositivi di input, così da consentire una fruizione autonoma e agevole anche a chi ha disabilità visive o motorie.

3. Sistemi di pagamento percepibili, utilizzabili, comprensibili e solidi  
   - Gli e-commerce devono garantire che il sistema di pagamento sia intuitivo e privo di barriere per gli utenti con disabilità. Ad esempio, il form di pagamento deve avere etichette chiare per ogni campo e supportare la navigazione tramite tastiera o altri dispositivi assistivi. Inoltre, dovrebbe offrire alternative per la verifica, come codici OTP leggibili e gestibili anche senza l'uso di uno smartphone, adattandosi quindi alle esigenze di utenti con disabilità.

Questi esempi della normativa mirano a facilitare l’inclusività nelle fasi cruciali dell’esperienza e-commerce, rendendo i servizi accessibili, chiari e privi di ostacoli per ogni utente.

 

Presunzione di conformità dell'ecommerce accessibile



L’articolo 14 della normativa introduce il principio di presunzione di conformità per quei siti e-commerce che rispettano determinati standard internazionali di accessibilità. Questo principio permette ai siti che si attengono alle linee guida di riferimento di essere automaticamente considerati conformi ai requisiti previsti dalla legge, semplificando il processo di verifica e adattamento.

Tra questi standard di riferimento, valgono le WCAG 2.2 (Web Content Accessibility Guidelines), linee guida sviluppate dal W3C per rendere i contenuti web più accessibili.

Le WCAG 2.2 forniscono indicazioni pratiche su come rendere le interfacce percepibili, utilizzabili, comprensibili e robuste per utenti con diverse disabilità.

Esempi di requisiti delle WCAG 2.2 applicabili agli e-commerce comprendono:
- Navigazione e struttura intuitiva (es. menu semplificati e accesso diretto alle aree principali del sito),
- Supporto per dispositivi assistivi (come screen reader e navigazione tramite tastiera),
- Contrasti elevati e testo leggibile per facilitare la fruizione anche a utenti ipovedenti,
- Alternative testuali per immagini e media, per consentire a tutti gli utenti di comprendere i contenuti.

Rispettare le WCAG 2.2 non solo favorisce la presunzione di conformità, ma permette al sito e-commerce di offrire un’esperienza accessibile, inclusiva e, soprattutto, conforme agli standard previsti dalla normativa.

 
sito di commercio elettronico accessibile

 

LegalBlink ed ecommerce accessibile 



I nostri legali stanno collaborando strettamente con il nostro team tecnico per sviluppare un tool completo che risponda a tutti i requisiti di accessibilità previsti dalla normativa, in modo semplice e accessibile. L'obiettivo è fornire una soluzione chiavi in mano per adattare gli ecommerce ai nuovi obblighi di legge, garantendo un livello di conformità elevato e facilmente raggiungibile. Il tool sarà disponibile a prezzi competitivi entro i primi mesi del 2025.

Rimanete aggiornati per ulteriori dettagli: vi supporteremo in ogni fase del percorso verso un web più inclusivo.

Team LegalBlink