Ecommerce e Intelligenza Artificiale: nuova Direttiva sulla responsabilità da prodotto difettoso
L'UE ha recentemente aggiornato il regime di responsabilità per i prodotti per
includere software e intelligenza artificiale. Vediamo di cosa si tratta e come questa nuova legge
impatterà su consumatori ed ecommerce.
SOMMARIO
Contesto di riferimento
Quando un prodotto è difettoso
Onere della prova
Software open source
Fondo di compensazione
Esenzione di responsabilità
Diritto di rivalsa
Entro quando fare causa
Prossimi passi
La
Direttiva sulla responsabilità del prodotto (
PLD) fornisce alle persone che hanno subito danni materiali a causa di un
prodotto difettoso la base giuridica per citare in giudizio gli operatori economici interessati e
chiedere un risarcimento.
I produttori di prodotti saranno responsabili della difettosità derivante da un componente sotto il loro controllo, che può essere materiale, immateriale o un servizio correlato, come i dati sul traffico di un sistema di navigazione.
Un prodotto è considerato difettoso quando
non fornisce la sicurezza che una persona ha il diritto di aspettarsi in base all'uso ragionevolmente prevedibile, ai requisiti legali e alle esigenze specifiche del gruppo di utenti a cui il prodotto è destinato.
I danni
Secondo la PLD, i danni materiali comprendono la morte, le lesioni personali, i danni psicologici e la distruzione di beni. Allo stesso tempo, i regimi nazionali di responsabilità possono ancora disciplinare il risarcimento dei danni non materiali, come quelli derivanti dalla discriminazione.
Il concetto di danno include anche la
perdita o la corruzione di dati non utilizzati esclusivamente per scopi professionali. Il Parlamento europeo ha suggerito di introdurre una soglia per il valore dei dati da qualificare come perdita materiale, ma questa idea è stata respinta nei colloqui con il Consiglio.
Il
consumatore deve provare:
- la difettosità del prodotto,
- il danno subito e
- il nesso di causalità tra i due.
Tuttavia,
a determinate condizioni, la difettosità del prodotto sarà presunta e spetterà alla società chiamata in causa smentirla. Tali condizioni comprendono i casi in cui il l'azienda non fornisce prove rilevanti, l'acquirente dimostra che il prodotto non è conforme ai requisiti obbligatori di sicurezza del prodotto o un evidente malfunzionamento causa il danno.
La
difettosità si presume anche nei casi in cui il cliente debba affrontare difficoltà eccessive dovute alla complessità tecnica o scientifica per dimostrare la difettosità del prodotto o il nesso di causalità, oppure il cliente dimostri che è probabile che il prodotto sia difettoso o che esista un nesso di causalità.
La
Direttiva non si applica al software libero e open source sviluppato o fornito al di fuori di un'attività commerciale. Le norme sulla responsabilità si applicano quando il software è fornito in cambio di un prezzo o di dati personali utilizzati per scopi diversi dal miglioramento della sicurezza o della compatibilità del software.
Uno degli elementi presi in considerazione per valutare la difettosità è la capacità del prodotto di continuare ad apprendere e ad acquisire nuove funzionalità o conoscenze; la formulazione si riferisce alla tecnologia di intelligenza artificiale basata su tecniche di apprendimento automatico.
Il Parlamento europeo ha incluso la possibilità che i Paesi dell'UE utilizzino sistemi di risarcimento settoriali esistenti o nuovi per le vittime di prodotti difettosi che non riescono a ottenere un risarcimento
perché l'operatore economico è insolvente o non esiste più.
Il testo specifica che gli Stati membri dovrebbero preferibilmente evitare di finanziare i sistemi con denaro pubblico.
Il Parlamento ha proposto un'esenzione di responsabilità per i produttori di componenti software di un prodotto difettoso che erano
micro o piccole imprese quando hanno immesso il software sul mercato, a condizione che un altro operatore economico sia responsabile.
Tuttavia, questa misura è stata lasciata agli accordi contrattuali tra la piccola impresa e la controparte.
I parlamentari hanno inserito il principio secondo cui, qualora più operatori economici siano ritenuti responsabili dello stesso danno e siano condannati al risarcimento, ciascuno di essi avrà il diritto di regresso nei confronti degli altri.
Il diritto di regresso significa che, se una di queste aziende paga più del dovuto (cioè più della sua parte di responsabilità nel danno),
può chiedere agli altri operatori economici coinvolti di rimborsarle la parte di risarcimento che hanno dovuto pagare in più.
Il cliente avrà
tre anni di tempo per avviare un'azione legale dopo il danno.
Il diritto di una persona danneggiata di chiedere un risarcimento ai sensi della direttiva si estingue dopo dieci anni, ad eccezione delle lesioni latenti che tardano a manifestarsi, per le quali il termine è di 25 anni.
La direttiva PLD si applicherà a tutti i prodotti immessi sul mercato dell'UE
24 mesi dopo la sua entrata in vigore. I Paesi dell'UE avranno tempo fino ad allora per recepire la direttiva nella legislazione nazionale.
Il nostro Team di avvocati sta seguendo da vicino queste evoluzioni legislative.
Per rimanere aggiornati sulle ultime notizie e approfondimenti legali, ti invitiamo aseguire il nostro blog. Qui condivideremo regolarmente aggiornamenti e analisi pertinenti, fornendo una panoramica chiara e tempestiva su come queste evoluzioni potrebbero influenzare il tuo ecommerce.
Team LegalBlink