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Direttiva Omnibus: come adeguare il sito web o ecommerce

03/03/2023

Direttiva Omnibus: come adeguare il sito web o ecommerce



Guida su come adeguare il sito web o ecommerce alla Direttiva Omnibus. In questo articolo vediamo cos'è la Direttiva Omnibus, perchè è così importante per il business online e come adeguare il sito per evitare sanzioni della Autorità (l'AGCM) o reclami degli utenti.

Sul nostro blog abbiamo già dedicato diversi articoli alla Direttiva Omnibus. Questa guida riassume nel modo più preciso e pratico possibile il contenuto della nuova legge.

La Direttiva Omnibus è stata attuata in Italia con il Decreto Legislativo 7 marzo 2023 n. 26.

Il Decreto Legislativo entra in vigore dal 2 aprile 2023. La sezione riferita alla gestione sulle riduzioni di prezzo entrerà in vigore nei successivi 90 giorni (quindi il 1° luglio 2023).

Vediamo quindi quali sono i nuovi obblighi previsti dalla Direttiva Omnibus, come adeguare il sito e come evitare sanzioni e reclami.

Scopri come adeguare il sito web alla Direttiva Omnibus se hai attivato il Pacchetto Fast Legal (generazione autonoma dei documenti).


SOMMARIO


Cos'è la Direttiva Omnibus
Perchè è importante adeguare il sito web o ecommerce alla Direttiva Omnibus
Ambito di applicazione della Direttiva Omnibus
Come adeguarsi alle novità sui prezzi
Beni immessi sul mercato da meno di 30 giorni
Plurime riduzioni di prezzo
Vendite straordinarie e sottocosto
Prezzi personalizzati
Marketplace: come adeguarsi alla Direttiva Omnibus
Diritto di recesso
Cosa si rischia se non ci si adegua alle novità sui prezzi
La gestione delle recensioni
Recensioni e nuove pratiche commerciali scorrette
Niente più recensioni false
Cosa si rischia se non ci si adegua alla Direttiva Omnibus
Come adeguarsi alla Direttiva Omnibus con LegalBlink
Maggiori informazioni su come adeguarsi?



 
 

Cos'è la Direttiva Omnibus



Prima di approfondire il tema riferito a come adeguare il sito web o il sito ecommerce alla Direttiva Omnibus è molto importante rispondere a questa domanda: cosa si intende per "Direttiva Omnibus"?
E' una Direttiva europea (2019/2161) che ha lo scopo di aumentare il livello di trasparenza verso i consumatori. In quanto Direttiva necessita di una legge nazionale di recepimento. L'Italia ha recepito questa Direttiva con il Decreto Legislativo del 7 marzo 2023 n. 26

 

Perchè è importante adeguare il sito web o il sito di commercio elettronico alla Direttiva Omnibus



La Direttiva Omnibus incide su temi importanti per molti siti web ed ecommerce, quali:

 

Le novità implicano una adeguata conoscenza legale di un Team di avvocati esperti in ecommerce per essere implementate correttamente sul sito web.

Il rischio altrimenti è quello di ricevere sanzioni dalla Autorità competente (l'AGCM) oppure reclami dagli utenti.

Inoltre, proprio sul tema delle sanzioni la Direttiva Omnibus aumenta il massimo delle multe che possono essere irrogate ai siti web ed imprese: adesso si arriva fino a 20 milioni di euro!

E' quindi molto importante sapere come adeguare il sito web o ecommerce alla Direttiva Omnibus nel migliore dei modi!

 
come adeguare sito web e sito ecommerce alla direttiva omnibus
 

Ambito di applicazione della Direttiva Omnibus



E' importante chiarire fin da subito che la Direttiva Omnibus non si applica alla vendita B2B. La nuova legge quindi non trova applicazione nei rapporti tra aziende.

E' infatti una normativa che si applica solo quando una impresa vende a un consumatore, in ambito offline e/o online.
Visto che le tematiche principali riguardano l'ambito digitale, nella presente guida dedicata a spiegare come adegursi alla Direttiva Omnibus ci focalizzeremo all'ambito e-commerce.

 

Come adeguare l'ecommerce alla Direttiva Omnibus sui prezzi



La Direttiva Omnibus rivoluziona la modalità di gestione dei cambi di prezzo per i siti di commercio elettronico.

La nuova legge prevede infatti che:

 
Ogni annuncio di riduzione di prezzo indica il prezzo precedente applicato dal professionista per un determinato periodo di tempo prima dell’applicazione di tale riduzione.


 

Ma cosa si intende per "prezzo precedente"?

A questa domanda risponde sempre la Direttiva Omnibus, che prevede che: 

 

Per prezzo precedente si intende il prezzo più basso applicato dal professionista alla generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti all’applicazione della riduzione del prezzo.

 

 

Esempio su come adeguare l'ecommerce alla Direttiva Omnibus.



Un ecommerce espone in data 15 aprile un paio di scarpe al costo di euro 100,00. In data 30 aprile aumenta il prezzo ad euro 150,00, per poi ridurlo dopo un paio di giorni a 120,00.

Ebbene, questa riduzione di prezzo deve essere accompagnata da una dicitura che indichi al consumatore il prezzo più basso praticato nei trenta giorni precedenti la riduzione del prezzo, vale a dire l'importo di euro 100,00.

In questo esempio è evidente che la riduzione di prezzo (da euro 150,00 ad euro 120,00) risulta meno "appetibile" per il consumatore, visto che la Direttiva Omnibus lo obbliga ad indicare il prezzo più basso applicato nei 30 giorni precedenti la riduzione di prezzo (euro 100,00).

E' proprio questo che la Direttiva Omnibus intende impedire: le "false" riduzioni di prezzo. Scenari che si verificano quando ad un aumento di prezzo ne segue subito una riduzione, ingenrendo l'errato convincimento nel consumatore di stare per acquistare un prodotto "scontato", quando invece la riduzione di prezzo è stata solo fittizia. 

 

La Direttiva Omnibus prevede delle eccezioni per l'applicazione di questa regola



Non tutti i siti ecommerce devono adeguarsi alla Direttiva Omnibus con riferimento alla regola sopra descritta delle riduzioni di prezzo.

Sono esclusi da questa regola i prodotti agricoli e alimentari deperibili, vale a dire i prodotti prodotti agricoli e alimentari che per loro natura o nella fase della loro trasformazione potrebbero diventare inadatti alla vendita entro 30 giorni dalla raccolta, produzione o trasformazione.
Anche per i prodotti immessi sul mercato da meno di 30 giorni è necessario adeguare il sito alla Direttiva Omnibus.

In questo caso, però, non si può rispettare il requisito di informare sul prezzo più basso praticato nei 30 giorni precendenti la riduzione, proprio perchè non c'è questo parametro temporale.

Per questo motivo la Direttiva Omnibus prevede che per i prodotti che sono stati immessi sul mercato da meno di trenta giorni, l'ecommerce deve indicare il periodo di tempo a cui il prezzo precedente fa riferimento.

A questa regola fanno eccezione i prezzi di lancio, caratterizzati da successivi annunci di incremento di prezzo, non soggetti quindi all'obbligo di adeguamento alla Direttiva Omnibus.

 

Come adeguare il sito web o sito ecommerce al Decreto legislativo di recepimento della Direttiva Omnibus per plurime riduzioni di prezzo



Come adeguare il sito internet alla Direttiva Omnibus se vengono applicate continue riduzioni di prezzo?

Anche a questa domanda la Direttiva Omnibus ha una risposta. Infatti la nuova legge prevede che:

 

Nel caso in cui la riduzione di prezzo sia progressivamente aumentata, il comma 2 si applica alla prima riduzione di prezzo e, per le riduzioni successive, il prezzo precedente è il prezzo senza la riduzione anteriore alla prima applicazione della riduzione di prezzo.

 


Anche in questo caso è opportuno fare un esempio pratico, proprio per vedere al meglio come adeguarsi alla Direttiva Omnibus.



Il sito ecommerce espone in vendita un prodotto prima ad euro 130 e poi a 150 euro. Dopo un paio di giorni riduce il prezzo a 140 euro e dopo una settimana lo abbassa ancora a 130 euro e poi a euro 50.

Ebbene, in questo caso quando abbiamo visto in tema di comunicazione di prezzo più basso da indicare nei 30 giorni precendeti alla riduzione a 140 euro è il prezzo di euro 130. Per le riduzioni successive, invece, il prezzo precedente da indicare sul sito di commercio elettronico è il prezzo di 150,00.



Come adeguare il sito web alla Direttiva Omnibus con riferimento alle vendite straordinarie e a quelle sotto costo.



Gli obblighi legali che abbiamo visto prima sulla riduzione del prezzo valgono anche per quanto riguarda la individuazione del prezzo normale di vendita da esporre in occasione delle vendite straordinarie.

Non c'è invece bisogno di adeguare il sito web o ecommerce alla Direttiva Omnibus con riferimento alle vendite sottocosto.
 

Come adeguarsi all'obbligo della Direttiva Omnibus sui prezzi personalizzati



Sul sito di commercio elettronico dovrà essere spiegato

 

quando e se il prezzo è stato personalizzato sulla base di un processo decisionale automatizzato.



In parole semplici, in base alla Direttiva Omnibus bisogna informare il consumatore se i prezzi che vede esposti sul sito di commercio elettronico sono conseguenza di una "profilazione" effettuata sul suo comportamento online.

Questa informazione può essere contenuta semplicemente nelle condizioni generali di vendita pubblicate online dal sito di commercio elettronico.

 

come adeguare il marketplace alla direttiva omnibus


 

Markeplace: come adeguarsi alla Direttiva Omnibus



Anche la documentazione legale per marketplace dovrà adeguarsi alla Direttiva Omnibus.

Infatti, oltre alle informazioni che devono essere inserite nei termini e condizioni di vendita di un "classico" ecommerce, questo importante documento legale dovrà comunicare al consumatore, per essere conforme alla nuova legge, che sul sito potrà acquistare da professionisti e/o da consumatori. Qualora sia possibile acquistare da consumatori si dovrà spiegare che il diritto di recesso è escluso.

Inoltre, se sul marketplace i venditori vengono esposti in base a un modulo di ricerca e secondo determinati criteri, dovrà essere spiegato al consumatori quali sono questi criteri.

Da ultimo, le condizioni generali di vendita devono illustrare al consumatore come sono ripartiti gli obblighi tra singolo ecommerce e titolare della piattaforma.

 

Come adeguarsi alle modifiche sul diritto di recesso



La Direttiva Omnibus indice anche sul diritto di recesso in ambito ecommerce, sopratutto per quanto riguarda la vendita di prodotti digitali.

Infatti, dovrà essere spiegato meglio al consumatore che se chiede il servizio durante il periodo di 14 giorni utile per esercitare il diritto di recesso, questo diritto viene perso.

In tal senso, la relativa formuala di accettazione di perdere il diritto di recesso dovrà essere ancora più chiara rispetto al passato.

Inoltre, devono essere descritti i diritti e doveri delle parti (cliente e sito ecommerce) successivamente alla fase di esercizio del diritto di recesso.

 

Cosa rischia il sito web se non si adegua alla Direttiva Omnibus per i cambi di prezzo



Il mancato rispetto di quanto abbiamo visto in tema di comunicazione sulla riduzione del prezzo costituisce una "pratica commerciale scorretta".

Come avrai modo di leggere nel proseguo della presente guida la Direttiva Omnibus ha aumentato le sanzioni per le pratiche commerciali scorrette.

In questo paragrafo anticipiamo solo che il sito ecommerce che non rispetta la Direttiva Omnibus richia una multa fino a 20 milioni di euro.

Ovviamente, la sanzione è parametrata a diversi fattori, quali:

 

  • gravità del comportamento
  • eventuali precedenti violazioni
  • comportamento riparatore della azienda 



Ma di questo ne parleremo in modo più approfondito nel capitolo dedicato alle sanzioni irrogate dalla Direttiva Omnibus e dal Decreto legislativo di recepimento.
 


 

Come adeguare il sito web alla Direttiva Omnibus alla gestione delle recensioni



Come abbiamo anticipato in questa guida scritta per adeguare i siti alla Direttiva Omnibus, la nuova legge ha un impatto anche sulla gestione delle recensioni.

Cominciamo a sfatare un "mito" sbagliato che è nato online in questi mesi: la Direttiva Omnibus non obbliga a pubblicare recensioni vere o verificate.


Con riferimento alla recensioni il Decreto legislativo di recepimento prevede che:

 

Se un professionista fornisce l’accesso alle recensioni dei consumatori sui prodotti, sono considerate rilevanti le informazioni che indicano se e in che modo il professionista garantisce che le recensioni pubblicate provengano da consumatori che hanno effettivamente acquistato o utilizzato il prodotto.

 

E' necessario evidenziare il termine "se e in che modo".

Il termine "se" significa che il sito web o ecommerce deve indicare se (appunto) le recensioni pubblicate sul proprio sito sono riconducibili a vere esperienze di acquisto.

Pertanto, se ciò non corrisponde a realtà questa circostanza deve essere indicata sul sito web o ecommerce (sicuramente almeno nelle condizioni generali di vendita).

Invece, se il sito web o ecommerce, per rispettare e adeguarsi alla Direttiva Omnibus, ha deciso di pubblicare recensioni verificate, deve spiegare come "garantisce" che le recensioni siano veritiere.

Quindi, per adeguare il sito web alla Direttiva Omnibus sarà molto importante la scelta del provider di recensioni che si deciderà di attivare. Dovrà essere infatti un tool che permetta la pubblicazione di recensioni solo a seguito dell'acquisto sul sito, impedendo recensioni a chiunque e in modo indiscriminato.

 

Nuova pratica commerciale scorretta sulle recensioni



Evitare di adeguare il sito web o ecommerce alla Direttiva Omnibus può comportare la realizzazione di una nuova pratica commerciale scorretta.

Infatti, il Decreto legistlativo di recepimento della Direttiva Omnibus prevede in modo chiaro che costituisce una pratica commerciale scorretta: 

 

indicare che le recensioni di un prodotto sono inviate da consumatori che hanno effettivamente utilizzato o acquistato il prodotto senza adottare misure ragionevoli e proporzionate per verificare che le recensioni provengano da tali consumatori



Ricordiamolo: la Direttiva Omnibus non obbliga nè a pubblicare recensioni sul proprio sito internet, nè a pubblicare recensioni vere.

La nuova legge obbliga solo a informare l'utente se e in che modo viene garantito che le recensioni pubblicate online siano riconducibili a vere esperienze di acquisto. 

L'obbligo descritto in questo paragrafo prevede però qualcosa di diverso e ulteriore.

La Direttiva Omnibus impone infatti ai siti web e ai siti ecommerce che affermano di pubblicare recensioni autentiche di adottare misure "ragionevoli e proporzionate" per verificare che ciò sia vero.

Come attuare queste misure? Semplice, affidandosi a un tool di recensioni che garantisca (sempre in modo ragionevole) il fatto che le recensioni siano genuine. Come abbiamo detto al pragrafo che precede, si può adeguare il sito a questo obbligo utilizzando tool che permettano la pubblicazioni di recensiono solo dopo la fase di acquisto. 

 

Adeguare il sito web alla Direttiva Omnibus sulle false recensioni



Sempre in tema di recensioni, ovviamente la Direttiva Omnibus non poteva che lottare per impedire il fenomeno della false recensioni sui social network. Un fenomeno sempre più comune tra gli ecommerce, purtroppo.

In tal senso la nuova legge prevede che costituisce una pratica commerciale scorretta:

 

inviare, o incaricare un’altra persona giuridica o fisica di inviare, recensioni di consumatori false o falsi apprezzamenti o di fornire false informazioni in merito a recensioni di consumatori o ad apprezzamenti sui media sociali, al fine di promuovere prodotti.

 

Il sito web o ecommerce che non si adegua in tal senso alla Direttiva Omnibus integra una pratica commerciale scorretta, punibile ai sensi di quanto vedremo tra poco.

 
sanzioni direttiva omnibus
 

Cosa rischia il sito web o ecommerce che non si adegua alla Direttiva Omnibus



Una delle domande più comunici che i nostri utenti pongono ai legali dell'ecommerce quando entra in vigore una normativa è: cosa rischio se non mi adeguo.

Ovviamente anche la Direttiva Omnibus e il Decreto legislativo di recepimento non hanno fatto eccezione a questa regola. Infatti, abbiamo già ricevuto molte domande sul tema "mancato adeguamento alla Direttiva Omnibus e sanzioni".

La prima considerazione da fare in questo contesto è che la Direttiva Omnibus ha innalzato il limite della sanzioni massime irrogabili.

Infatti, non adeguare il sito web o ecommerce alla Direttiva Omnibus costituisce una pratica commerciale scorretta. In quanto pratica commerciale scorretta il sito web rischia una multa fino a 10 milioni di euro (prima erano 5 milioni).

La nuova legge specifica anche i criteri sottesi alla emanazione della sanzioni:

 
  • la natura, gravità, entità e durata della violazione;
  • le eventuali azioni intraprese dal sito web o ecommerce per attenuare il danno subito dai consumatori o per porvi rimedio;
  • eventuali violazioni commesse in precedenza dal dal sito web o ecommerce;
  • i benefici finanziari conseguiti o le perdite evitate dal sito web o ecommerce in conseguenza della violazione, se i relativi dati sono disponibili;
  • le sanzioni inflitte al sito web o ecommerce per la medesima violazione in altri Stati membri in casi transfrontalieri;
  • eventuali altri fattori aggravanti o attenuanti applicabili alle circostanze del caso.
 

Il sito che non si adegua alla Direttiva Omnibus può subire una causa dal consumatore

 

La Direttiva Omnibus prevede un importante diritto in favore dei consumatori. Vale a dire quello di poter fare causa direttamente al Giudice qualora abbia subìto un danno derivante da una pratica commerciale scorretta (e quindi, come abbiamo visto, anche dal mancato adeguamento alla nuova legge). 

E' previsto infatti che:

 

I consumatori lesi da pratiche commerciali sleali possono altresì adire il giudice ordinario al fine di ottenere rimedi proporzionati ed effettivi, compresi il risarcimento del danno subito e, ove applicabile, la riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto, tenuto conto, se del caso, della gravità e della natura della pratica commerciale sleale, del danno subito e di altre circostanze pertinenti. Sono fatti salvi ulteriori rimedi a disposizione dei consumatori.



Questo significa che il consumatore non è più obbligato ad attendere prima la decisione della AGCM (l'Autorità competente a verificare se i siti rispettano il Codice del Consumo) ma può subito fare causa davanti al proprio Giudice, con notevole risparmio di tempi e costi.

 

come adeguarsi alla direttiva omnibus con LegalBlink


 

Come adeguare il sito web o ecommerce alla Direttiva Omnibus con LegalBlink



Con LegalBlink è molto facile adeguare il sito web o il sito di commercio elettronico alla Direttiva Omnibus.

Infatti, gli utenti e le web agency che hanno attivato uno dei pacchetti Fast Legal (per sito web o per ecommerce) riceveranno una email di aggiornamento con le istruzioni su quale sezione accedere del nostro generatore per aggiornare i documenti legali alla nuova legge.

Le imprese che invece hanno attivato un pacchetto Easy Merchant (il servizio dove i documenti vengono generati dai nostri legali, unitamente al report sul checkup legale del sito) non dovrannno fare praticamente niente per adeguare il business alla Direttiva Omnibus!

Infatti, questi utenti riceveranno sempre una email di aggiornamento, ma saranno i nostri legali che effettueranno l'accesso al sito web di riferimento e aggiorneranno i documenti legali.

Inoltre, verrà aggiornato anche il report sul checkup legale del sito, il quale conterrà le eventuali istruzioni per adeguare le sezioni del sito alla Direttiva Omnibus.

In questo modo il sito web viene messo a norma in una tempistica super e senza ulteriori costi legali! Un servizio che solo LegalBlink può garantire!


informazioni su come adeguare sito ecommerce e sito web alla direttiva omnibus

 

Maggiori informazioni su come adeguarsi alla Direttiva Omnibus?



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