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Come vendere corsi online a norma di legge nel 2025: guida per ecommerce

08/05/2025

Come vendere corsi online a norma di legge nel 2025: guida per ecommerce



Hai un sito che vende videocorsi, webinar o contenuti formativi digitali? Allora sei a tutti gli effetti un titolare di un ecommerce e sei soggetto a precisi obblighi legali. In questa guida, aggiornata a tutte le novità legali al 2025, ti spieghiamo:

 

  • quali normative devi rispettare,

  • quali documenti legali vanno inseriti sul sito,

  • come gestire correttamente il diritto di recesso, e

  • come LegalBlink può aiutarti a metterti in regola in pochi minuti.



SOMMARIO


Cosa si intende per ecommerce
Quando si vendono corsi online
Normativa di riferimento
Come scrivere le condizioni generali di vendita
Il diritto di recesso
Come strutturare il checkout
Vendi a norma di legge con LegalBlink


 

Cosa si intende per ecommerce



Secondo l’art. 2 del D.Lgs. 70/2003, è un’attività di commercio elettronico qualsiasi servizio della società dell’informazione che consenta a distanza la vendita di beni o servizi tramite strumenti digitali.

Dunque, anche un sito che vende corsi online (live o on demand) è un ecommerce, perché:

 

  • propone un contratto a distanza (online),

  • è destinato a consumatori (B2C) o professionisti (B2B),

  • prevede un pagamento per ricevere un servizio.



Cosa si intende per corso online



Un corso online può essere:

 

  • un contenuto pre-registrato da scaricare o consultare in streaming (es. videocorso su una piattaforma),

  • una lezione dal vivo via Zoom o simili (es. masterclass su appuntamento),

  • un abbonamento a contenuti formativi digitali (es. corsi a catalogo su base mensile).

👉 In tutti questi casi, vendi un contenuto digitale, che rientra tra i “servizi digitali” citati nell’art. 59, lett. o) del Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005).

 

Normativa di riferimento per un ecommerce che vende corsi online


 

Chi vende corsi online deve rispettare alcune normative fondamentali:
 

  • Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005)
    In particolare gli articoli 45-67, che disciplinano:

    • le informazioni precontrattuali obbligatorie (art. 49),

    • il diritto di recesso (artt. 52 e ss.),

    • le eccezioni al recesso (art. 59),

    • gli obblighi di conferma del contratto (art. 51, comma 7).

  • D.Lgs. 70/2003 (commercio elettronico)
    Impone al venditore di fornire in modo chiaro e accessibile:

    • i dati identificativi del prestatore (art. 7),

    • i passaggi tecnici da seguire per concludere il contratto (art. 12),

    • le modalità per correggere errori prima dell’invio dell’ordine.

  • GDPR – Regolamento UE 2016/679
    Obbliga a:

    • informare correttamente gli utenti sul trattamento dei dati (art. 13),

    • raccogliere consensi validi (art. 6),

    • rispettare i principi di minimizzazione, sicurezza e trasparenza.

  • Direttiva UE 2011/83/UE, recepita in Italia nel Codice del Consumo
    Estende e rafforza i diritti dei consumatori nei contratti a distanza, in particolare:

    • richiede che il consumatore sia informato prima dell’acquisto,

    • prevede sanzioni per pratiche scorrette e mancanza di trasparenza.

  • Normativa settoriale
    Se il corso include rilascio di attestati o è riconosciuto ai fini professionali, vanno valutati eventuali requisiti ministeriali, regionali o accreditamenti (es. nel settore ECM, sicurezza sul lavoro, formazione scolastica).


🔎 Attenzione: ogni violazione delle norme sopra indicate può comportare sanzioni da parte di AGCM (Antitrust), Garante Privacy o segnalazioni da parte degli utenti.


👉 Per questo è fondamentale affidarsi a soluzioni pensate appositamente per la vendita digitale: LegalBlink ti aiuta a evitare errori legali, tutelare la tua attività e vendere i tuoi corsi in sicurezza.

 

come vendere online a norma di legge


 

Come devono essere scritte le condizioni generali degli ecommerce che vendono corsi online
 


Le condizioni generali di vendita (CGV) sono il contratto tra te e l’utente. Se vendi corsi online, non puoi limitarti a un testo generico: servono clausole specifiche, calibrate sul tipo di corso offerto.
Ad esempio, se il tuo corso è fruibile subito dopo il pagamento, le CGV devono:

 
  • specificare che si tratta di contenuto digitale non fornito su supporto materiale,
  • indicare che, una volta iniziata la fruizione, il diritto di recesso è escluso ai sensi dell’art. 59, lett. o), Codice del Consumo,
  • chiarire che il corso è personale e non trasferibile (per evitare condivisioni illegittime),
  • stabilire come e per quanto tempo l’utente potrà accedere al contenuto (es. 6 mesi, 12 mesi).


Inoltre, le CGV devono essere redatte in modo chiaro, leggibile e accessibile, come previsto dall’art. 49, comma 1 del Codice del Consumo e dagli standard internazionali sull’accessibilità dei contenuti web (WCAG 2.1). Questo significa: linguaggio comprensibile, struttura ben organizzata (titoli, paragrafi, elenchi puntati), e compatibilità con screen reader. Non è solo una buona pratica: è un obbligo se vendi a consumatori in Europa.

LegalBlink ti aiuta a generare condizioni di vendita su misura per corsi digitali, già pronte per l’inserimento nel footer o nella schermata di checkout, con un linguaggio comprensibile e in linea con i requisiti di legge.
 

 

Il diritto di recesso nei corsi online



Di norma, il consumatore ha 14 giorni di tempo per recedere da un acquisto online, come stabilito dall’art. 52 del Codice del Consumo.
 

Ma attenzione: il recesso può essere escluso nei corsi online, se:

 
  • il contenuto digitale è stato già messo a disposizione (es. il cliente ha già potuto accedere al corso),

  • l’utente ha dato consenso esplicito all’erogazione immediata,

  • l’utente ha accettato la perdita del diritto di recesso.

     

📌 Riferimento: art. 59, lett. o) del Codice del Consumo.



Esempio di esclusione del recesso per corso online 



Nella pagina di checkout inserisci una checkbox non pre-flaggata, con il seguente testo:

 

“Acconsento all’inizio dell’erogazione del contenuto digitale prima della scadenza dei 14 giorni e prendo atto di perdere il diritto di recesso ai sensi dell’art. 59, lett. o), del Codice del Consumo.”



Solo se l’utente accetta prima del pagamento, puoi escludere il recesso.

 

Come strutturare un checkout a norma di legge se vendi corsi online

 

La pagina di checkout è il momento decisivo del contratto. Secondo l’art. 51, comma 2 del Codice del Consumo, l’utente deve vedere in modo chiaro tutte le informazioni essenziali prima di pagare.

Nel caso di un corso online, è essenziale mostrare:

 

  • descrizione sintetica del corso (titolo, modalità di accesso),

  • prezzo finale con IVA,

  • durata dell’accesso o eventuali limitazioni (es. solo streaming, no download),

  • condizioni per l’esclusione del recesso, accompagnate da una checkbox obbligatoria e non pre-selezionata, con un testo conforme all’art. 59.



Ad esempio, puoi inserire questa frase accanto alla checkbox:

 

“Confermo di voler iniziare subito la fruizione del contenuto digitale e accetto di perdere il diritto di recesso.”



Senza questa conferma esplicita, il consumatore potrebbe chiedere il rimborso anche dopo l’accesso al corso. LegalBlink ti fornisce i testi legali da inserire nel checkout e ti spiega come implementarli nel sito o sulla piattaforma che utilizzi.

 

corsi online normativa
 

Come LegalBlink ti aiuta a mettere a norma l'ecommerce che vende corsi 



LegalBlink ha sviluppato un tool legale su misura per ecommerce che vendono corsi e servizi digitali. Con pochi clic ottieni:

 

  • Condizioni di vendita personalizzate per corsi online,

  • Clausola di esclusione del recesso già pronta, da inserire nel checkout (pacchetto Easy Merchant)

  • Privacy policy e cookie policy aggiornate al GDPR,

  • Banner cookie conforme alle Linee guida del Garante 2021,

  • Assistenza via email da un team legale specializzato in ecommerce e GDPR.



Team LegalBlink