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17/05/2025
In tutti questi casi serve un contratto scritto. E non è solo una questione di formalità.
Un contratto ben fatto è ciò che ti tutela in caso di ritardi, lavori non consegnati, contenuti copiati, problemi di pagamento o contestazioni da parte dei clienti finali.
Eppure, nella pratica, tantissime collaborazioni tra agenzie e freelance avvengono ancora "a voce", via WhatsApp o con scambi informali di email. Un errore da evitare.
In assenza di contratto, se ci sono fraintendimenti sul lavoro da svolgere (es. 5 pagine di sito anziché 10, revisione grafica non inclusa, ecc.) diventa difficile dimostrare chi ha ragione.
Con un contratto puoi inserire scadenze, penali e modalità di risoluzione anticipata, evitando di restare bloccato su un progetto.
Chi possiede i diritti su un logo, su un template o su un codice PHP realizzato dal freelance? Senza una clausola chiara, potresti trovarti a non poter modificare o rivendere ciò che hai commissionato.
Spesso il freelance ha accesso a dati sensibili dei tuoi clienti (es. account, login, dati personali). In questi casi, è obbligatorio nominarlo responsabile del trattamento ai sensi del GDPR (art. 28 del Reg. UE 2016/679).
È importante evitare che il freelance riutilizzi layout, testi o materiali riservati per altri clienti, o che riveli informazioni interne della tua agenzia.
Su questo tema ti inviatiamo a leggere la nostra guida su come ottenere un accordo di riservatezza.
Dal punto di vista legale si tratta di un contratto di prestazione d’opera intellettuale, regolato dagli articoli 2222–2238 del Codice Civile.
È un contratto tra due soggetti autonomi: non c’è subordinazione (come in un contratto di lavoro dipendente), ma solo l’obbligo di raggiungere un risultato secondo le modalità concordate.
Se la collaborazione è saltuaria e su singoli progetti, va bene un contratto per ogni incarico. Se invece il freelance lavora stabilmente su più commesse, puoi stipulare un contratto quadro con incarichi successivi formalizzati via email o allegati.
Vediamo ora le clausole essenziali per un accordo tra web agency e freelance, con esempi pratici da cui puoi partire per creare il tuo contratto.
Nell'accordo è necessario spiegare esattamente cosa farà il freelance. Niente frasi vaghe: devi dettagliare il tipo di lavoro, i file da consegnare, eventuali formati e strumenti.
Esempio:
"Il Collaboratore si impegna a realizzare la grafica completa del sito web [nome cliente], in formato Figma, composta da: homepage, pagina prodotto, pagina checkout, pagina contatti."
Specifica la data di inizio e fine incarico, le tappe intermedie e la deadline finale.
Esempio:
"La collaborazione avrà durata dal 1° luglio al 31 agosto 2025. Il primo prototipo dovrà essere consegnato entro il 20 luglio. Il file definitivo, comprensivo delle revisioni richieste, entro il 31 agosto."
Indica l’importo, le modalità (bonifico, acconto, saldo) e i termini di pagamento. Ricorda che secondo la Legge 81/2017, il pagamento a un freelance non può superare i 60 giorni dalla data della fattura.
Esempio:
"Il compenso è pari a € 1.500 + IVA, pagabile in due tranche: 50% alla firma del presente accordo, 50% alla consegna finale. Il pagamento avverrà a mezzo bonifico bancario entro 30 giorni dalla data della fattura."
Se il freelance crea un’opera (grafica, software, testo, ecc.), deve cederti i diritti patrimoniali d’autore per poterla usare liberamente.
Su questo tema ti invitiamo a consultare la nostra guida su come tutelare il copyright del tuo sito web.
Esempio:
"Il Collaboratore cede alla Web Agency, a titolo definitivo e per ogni forma di utilizzo, tutti i diritti patrimoniali d'autore sulle opere realizzate, ai sensi degli artt. 12 e seguenti della Legge 633/1941."
Clausola obbligatoria se il freelance accede a documenti, informazioni, dati o materiali riservati.
Esempio:
"Il Collaboratore si impegna a non divulgare né utilizzare per scopi personali o di terzi le informazioni riservate di cui venga a conoscenza, sia durante che dopo la conclusione del rapporto."
Se il freelance ha accesso ai dati degli utenti o clienti, serve un atto di nomina a responsabile del trattamento (art. 28 GDPR), anche come allegato al contratto.
Esempio:
"Il Collaboratore, in qualità di Responsabile esterno del trattamento, si impegna a trattare i dati secondo le istruzioni ricevute, conformemente al Regolamento (UE) 2016/679. Il relativo atto di nomina è allegato al presente contratto."
Stabilisci quante revisioni sono incluse nel prezzo, ed evita il rischio di richieste infinite.
Esempio:
"Sono incluse fino a 2 revisioni del lavoro. Le revisioni ulteriori saranno oggetto di preventivo separato."
Utile quando i tempi sono stretti, o il ritardo del freelance può causare problemi con il cliente finale.
Esempio:
"In caso di ritardo superiore a 5 giorni lavorativi rispetto ai termini concordati, sarà applicata una penale pari al 5% del compenso per ogni settimana di ritardo."
Serve se vuoi interrompere la collaborazione in anticipo.
Esempio:
"Ciascuna parte può recedere dal presente accordo con preavviso scritto di 10 giorni. In tal caso, il Collaboratore avrà diritto al compenso proporzionato al lavoro già svolto."
Puoi usarla solo se giustificata e limitata nel tempo e nel territorio. È utile per evitare che il freelance contatti direttamente i tuoi clienti.
Esempio:
"Per tutta la durata del presente contratto e per i 6 mesi successivi alla sua cessazione, il Collaboratore si impegna a non offrire servizi direttamente ai clienti della Web Agency per cui ha svolto attività."
Quando collabori con uno o più freelance per i tuoi progetti web, puoi scegliere tra due modalità contrattuali:
Contratto una tantum (per singolo progetto)
Contratto quadro di collaborazione continuativa
Il contratto una tantum è perfetto quando affidi al freelance un incarico isolato, come la creazione di un logo, la scrittura di un testo o lo sviluppo di una landing page.
Il contratto quadro, invece, è utile se lavori con lo stesso freelance su più progetti durante l’anno (es. più clienti, aggiornamenti periodici, campagne continuative).
In questo caso, l’accordo principale definisce le regole generali della collaborazione, mentre ogni nuovo incarico può essere attivato con una semplice email o allegato tecnico.
Esempio pratico:
Firmi un contratto quadro con un copywriter freelance. Ogni volta che hai un nuovo sito da scrivere, gli invii un’email con oggetto, tipo di contenuti richiesti, scadenze e compenso. Le email vengono allegate al contratto quadro e hanno valore legale.
SEO tip: i contratti quadro sono spesso cercati come "accordo continuativo con freelance", "collaborazione freelance per più progetti", "contratto freelance annuale con web agency".
Sì, la presenza o meno della partita IVA influisce su come viene impostato il contratto di collaborazione tra web agency e freelance.
In questo caso:
Il freelance emette fattura per ogni lavoro
È soggetto al regime IVA (es. ordinario o forfettario)
Il contratto di collaborazione non richiede ritenuta d’acconto
(Regolata dall’art. 2222 c.c. e dalla normativa fiscale). In questo caso:
Può lavorare solo in modo saltuario e per compensi totali annui non superiori a 5.000 euro lordi
La tua agenzia dovrà versare la ritenuta d’acconto del 20% e, se superati i 5.000 euro, anche i contributi INPS Gestione Separata
⚠️ Attenzione: se collabori con regolarità con lo stesso freelance senza partita IVA, rischi che l'Agenzia delle Entrate contesti un rapporto di lavoro subordinato mascherato.
Per il contratto con freelance senza partita IVA, aggiungi sempre una clausola che attesti l’occasionalità della prestazione e il rispetto dei limiti di legge.
Dipende dalla posizione fiscale del freelance.
Se il freelance ha partita IVA, non devi applicare ritenuta d’acconto (salvo casi particolari come professionisti iscritti a ordini).
Il contratto di collaborazione è tra due soggetti autonomi, e il freelance emette fattura con IVA, o fattura esentese in regime forfettario.
Se il freelance non ha partita IVA e lavora in forma occasionale, allora la ritenuta si applica.
La tua web agency dovrà:
Trattenere il 20% sull’importo lordo
Versare la ritenuta tramite modello F24 con codice tributo 1040
Rilasciare al freelance la certificazione unica entro il 16 marzo dell’anno successivo
Esempio pratico:
Affidi un lavoro da € 500 lordi a un grafico senza partita IVA. Dovrai versargli € 400 netti e trattenere € 100 da versare come ritenuta. In fattura (o ricevuta) indicherà l'importo lordo, la ritenuta e il netto a pagare.
Ricorda: la ritenuta si applica solo alle prestazioni occasionali. Se il freelance lavora stabilmente con te, dovrebbe aprire partita IVA per evitare contestazioni.
Nel contratto tra una web agency e un freelance è fondamentale vietare la sub-assegnazione a terzi del lavoro commissionato, salvo tua autorizzazione scritta.
Questo ti protegge da situazioni in cui il freelance gira il lavoro a una persona che non conosci, che non ha le competenze adeguate, o che tratta dati in modo scorretto, esponendo te e il tuo cliente a rischi legali e reputazionali.
Esempio di clausola da inserire:
"Il Collaboratore si impegna a svolgere personalmente le attività oggetto del presente contratto. È vietata qualsiasi forma di subappalto o delega a terzi, salvo previa autorizzazione scritta della Web Agency."
Questa clausola è particolarmente importante in ambiti come sviluppo software, gestione campagne Ads o realizzazione grafica, dove la qualità e la sicurezza dipendono dalla persona che esegue materialmente il lavoro.
Magari ti sarai chiesti se puoi garantire determinate performance al freelance.
La risposta è "Sì", e dovresti farlo soprattutto se il lavoro commissionato riguarda siti web, e-commerce o app.
Nel contratto puoi inserire obiettivi misurabili, che diventano un riferimento oggettivo per stabilire se il lavoro è stato fatto a regola d’arte.
Esempio di clausola:
"Il sito dovrà essere compatibile con i principali browser (Chrome, Firefox, Safari), e garantire un tempo di caricamento inferiore a 3 secondi sulla homepage, secondo i parametri di Google PageSpeed Insights."
Questa clausola può includere anche requisiti come:
compatibilità mobile
supporto per dispositivi iOS e Android
accessibilità minima secondo le WCAG 2.1
rispetto delle best practice SEO o Core Web Vitals
Una clausola sulle performance tecniche è essenziale per proteggere l’agenzia da lavori scadenti e per evitare revisioni infinite.
Può succedere: il freelance non risponde più alle email, non consegna nei tempi concordati o abbandona il progetto a metà.
In questi casi, se non hai inserito clausole specifiche, potresti trovarti senza tutele.
Ecco cosa prevedere nel contratto:
Penale per inadempimento:
"In caso di mancata consegna entro 10 giorni dalla scadenza concordata, il Collaboratore sarà tenuto al pagamento di una penale pari al 10% del compenso previsto."
Risoluzione unilaterale del contratto:
"La Web Agency può risolvere anticipatamente il contratto in caso di mancata consegna o irreperibilità del Collaboratore superiore a 5 giorni lavorativi."
Compenso proporzionato al lavoro svolto:
"In caso di recesso per inadempimento del Collaboratore, questi avrà diritto solo al compenso per le attività effettivamente e documentatamente eseguite."
Queste clausole sono vitali per evitare blocchi nei progetti e per limitare i danni economici e di immagine nei confronti del cliente finale.
Con LegalBlink e il tuo Team di avvocati esperti in ecommerce puoi ottenere in pochi giorni un contratto professionale di collaborazione tra web agency e freelance, personalizzato sulle tue reali esigenze operative.
Basta scriverci una semplice email spiegando il tipo di attività che vuoi regolare (es. sviluppo siti, grafica, SEO, gestione campagne, ecc.). Entro breve riceverai un preventivo chiaro e senza sorprese.
Se accetti, in 3 o 4 giorni lavorativi ti inviamo il contratto pronto per essere firmato, completo di tutte le clausole necessarie: cessione dei diritti, riservatezza, GDPR, pagamenti, penali, revisioni, performance e molto altro.
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