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Il contratto di licenza software: cosa devi sapere

30/01/2025

Il contratto di licenza software: cosa devi sapere



Se hai creato un software, probabilmente vuoi proteggere il tuo lavoro e stabilire regole chiare per chi lo utilizza. Ecco perché il contratto di licenza software è essenziale: ti aiuta a definire i diritti degli utenti, evitare utilizzi non autorizzati e garantire la conformità legale. In questo articolo scoprirai cos’è, a cosa serve e quali clausole non possono mancare.



SOMMARIO


Riferimento normativi
Cos'è il contratto di licenza software
A cosa serve questo contratto
Quali tipi di licenza esistono
Cosa deve contenere un accordo di licenza software
Differenza tra licenza e cessione
Accordo di licenza software e GDPR
Conclusioni
 

Riferimenti normativi



In Italia, il contratto di licenza software è regolato principalmente dal Codice della Proprietà Industriale (D.Lgs. 10 febbraio 2005, n. 30) e dalla Legge sul Diritto d’Autore (L. 22 aprile 1941, n. 633). Quest’ultima protegge i software come opere dell’ingegno, conferendo al proprietario i diritti esclusivi di utilizzo, distribuzione e modifica.

A livello europeo, è rilevante la Direttiva 2009/24/CE, che disciplina la tutela giuridica dei programmi per elaboratore.

 

Cos’è il contratto di licenza software?



Il contratto di licenza software è un accordo legale tra il proprietario del software (licenziante) e l’utente (licenziatario). Questo contratto stabilisce le condizioni d’uso del software, indicando cosa l’utente può o non può fare con il programma.

In pratica, è come un manuale delle regole per usare il software senza violare i diritti del proprietario.

 

A cosa serve il contratto di licenza software



Questo contratto serve a:
 

  • Definire i diritti dell’utente: L’utente può installare il software su un solo dispositivo o su più dispositivi? Può modificarlo o rivenderlo? Tutto questo deve essere chiaro.
  • Proteggere il proprietario del software: Se il software è tuo, puoi tutelarti da usi non autorizzati, copie illegali o distribuzioni non consentite.
  • Evitare controversie legali: Un contratto chiaro riduce il rischio di malintesi tra le parti.
 

 

contratto licenza software


 

Quali tipi di licenza esistono



Ci sono diverse tipologie di licenza software, ognuna con regole specifiche. Ecco le più comuni:
 

  1. Licenza proprietaria: L’utente può usare il software, ma il proprietario mantiene tutti i diritti, incluso il codice sorgente.
  2. Licenza open source: Il codice sorgente è accessibile agli utenti, che possono modificarlo rispettando alcune condizioni (es. licenze GPL o MIT).
  3. Licenza freeware: Il software è gratuito, ma l’uso potrebbe essere limitato (es. per uso personale e non commerciale).
  4. Licenza SaaS (Software as a Service): L’utente paga per accedere al software online, spesso tramite abbonamento.
 

Cosa deve contenere un contratto di licenza software



Ecco i punti fondamentali da inserire nel contratto:
 

  1. Definizione delle parti: Specifica chi è il licenziante (proprietario) e chi è il licenziatario (utente).
  2. Oggetto del contratto: Descrivi il software e l’uso consentito.
  3. Diritti e limitazioni: Indica chiaramente cosa l’utente può fare (es. installare il software) e cosa non può fare (es. copiarlo o modificarlo).
  4. Durata e rinnovo: Per quanto tempo è valida la licenza? È a tempo indeterminato o soggetta a rinnovo?
  5. Prezzo e modalità di pagamento: Se il software è a pagamento, specifica il costo e come deve essere pagato.
  6. Garanzie e responsabilità: Inserisci eventuali esclusioni di responsabilità, ad esempio per danni derivanti dall’uso del software.
  7. Legge applicabile e foro competente: Specifica quale legge si applica e in quale tribunale verranno risolte eventuali controversie.


 

Differenze tra licenza d’uso e cessione del software

 


Quando si acquista un software, spesso si pensa di diventarne proprietari, ma in realtà nella maggior parte dei casi si sta solo ottenendo una licenza d’uso. Questo significa che il creatore del software (licenziante) concede all’utente (licenziatario) il diritto di utilizzarlo secondo determinate condizioni, senza trasferire la proprietà del programma.

La cessione del software, invece, è un vero e proprio trasferimento di proprietà, in cui il titolare dei diritti cede definitivamente il software a un’altra parte. Questo accade, ad esempio, nei contratti di sviluppo software personalizzato, dove un’azienda commissiona un programma su misura e ne acquisisce la proprietà, inclusi i diritti di modifica e distribuzione.

Dal punto di vista legale, la licenza d’uso è regolata dalle norme sul diritto d’autore (L. 22 aprile 1941, n. 633), che proteggono il software come opera dell’ingegno, mentre la cessione del software è più simile a una compravendita, con regole che possono variare a seconda degli accordi contrattuali tra le parti. È fondamentale quindi specificare chiaramente nel contratto quale delle due modalità si applica, per evitare incomprensioni e problematiche legali.

 

Contratto di licenza sofware e GDPR


 

Se il software raccoglie dati personali, il contratto di licenza deve prevedere clausole specifiche per garantire la conformità al GDPR (Regolamento UE 2016/679).
 

  1. Ruolo delle parti – Il contratto deve chiarire se il licenziante è titolare o responsabile del trattamento (art. 24 e 28 GDPR). Se agisce come responsabile, serve un Data Processing Agreement (DPA).
  2. Finalità e trattamento – Devono essere specificati i dati raccolti, la finalità d’uso e la base giuridica (es. consenso, obbligo contrattuale).
  3. Sicurezza – Il licenziante deve adottare misure adeguate (art. 32 GDPR), come crittografia e autenticazione sicura.
  4. Diritti degli utenti – Il software deve permettere l’esercizio dei diritti (accesso, rettifica, cancellazione – artt. 15-22 GDPR).
  5. Trasferimento dati extra UE – Se i dati finiscono fuori dall’UE, il contratto deve prevedere clausole contrattuali standard (SCC) o altre garanzie (Capo V GDPR).
  6. Durata e cancellazione dati – Deve essere specificato per quanto tempo i dati vengono conservati e le modalità di cancellazione.
 
accordo licenza sotfware

 

Conclusioni

 

Un contratto di licenza software ben strutturato non solo definisce le condizioni d’uso del software, ma deve anche garantire la conformità al GDPR, soprattutto se il programma tratta dati personali. Inserire clausole chiare su ruoli, sicurezza, trasferimento dati e diritti degli utenti aiuta a prevenire rischi legali e sanzioni.

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Team LegalBlink