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07/01/2025
Sei una web agency, un professionista del marketing o un’azienda che desidera avviare una collaborazione?
Il contratto di digital marketing, o accordo di digital marketing, è uno strumento essenziale per definire chiaramente gli obblighi reciproci e tutelare entrambe le parti.
In questo articolo ti spieghiamo, in modo chiaro e pratico, come redigere un contratto completo e in linea con le normative, con esempi e riferimenti legali utili. Buona lettura!
SOMMARIO
Cos'è un contratto di digital marketing
Elementi essenziali di un accordo di digital marketing
La proprietà dei contenuti
Accordo e KPI
Riservatezza sui dati personali
Risoluzione dell'accordo
Manutenzione e aggiornamento delle campagne
Gestione del budget pubblicitario
Definizione del compenso
Proprietà degli account
Audit
Utilizzo dell'Intelligenza Artificiale
Conclusioni
Il contratto di digital marketing è un accordo legale che disciplina le attività di marketing digitale, come:
Questo contratto stabilisce i diritti e i doveri delle parti coinvolte: il fornitore (agenzia o freelance) e il cliente (azienda o privato). È regolato dalle norme generali del Codice Civile italiano (art. 1321 e seguenti) sui contratti, e può contenere clausole specifiche che richiamano normative particolari, come il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) per il trattamento dei dati
personali.
Inoltre, il contratto di digital marketing può includere riferimenti ad altre normative rilevanti in base alla natura dei servizi offerti. Allo stesso modo, per campagne pubblicitarie online, è importante conformarsi alle linee guida dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), che regolano la trasparenza nei messaggi promozionali. Includere clausole che specificano l'aderenza a queste normative non solo rafforza la validità del contratto, ma tutela le parti da possibili sanzioni o contestazioni.
Un contratto di digital marketing deve essere completo e chiaro. Ecco le sezioni principali da includere:
Specifica i dati identificativi di entrambe le parti:
Esempio:
"Questo contratto è stipulato tra Web Agency S.r.l., con sede legale in Milano, Via Roma 10, P.IVA 12345678901, rappresentata da Mario Rossi, di seguito denominata 'Fornitore', e Azienda X, con sede in Torino, Via Garibaldi 5, P.IVA 98765432100, rappresentata da Anna Bianchi, di seguito denominata 'Cliente'."
2. Oggetto del contratto
Descrivi chiaramente i servizi forniti. Evita ambiguità e usa un linguaggio specifico.
Esempio:
*"Il Fornitore si impegna a fornire al Cliente i seguenti servizi di marketing digitale:
Indica la durata del contratto e le modalità di rinnovo.
Esempio:
"Il presente contratto ha durata di 12 mesi, a partire dal 1° febbraio 2025 e fino al 31 gennaio 2026. Il rinnovo sarà automatico per un periodo equivalente, salvo disdetta da comunicarsi almeno 30 giorni prima della scadenza."
Specifica i costi, le tempistiche di pagamento e le eventuali penali per ritardi.
Esempio:
"Il Cliente si impegna a corrispondere al Fornitore un compenso mensile di 1.500 euro + IVA, da versarsi entro il 10 di ogni mese tramite bonifico bancario. In caso di ritardo nel pagamento superiore a 15 giorni, sarà applicata una penale del 5% sull’importo dovuto."
Chiarisci chi detiene i diritti sui contenuti prodotti. Questo è fondamentale per evitare controversie legali.
Riferimento normativo: art. 2575 c.c. sulla protezione delle opere dell’ingegno.
Esempio:
"I diritti di proprietà intellettuale relativi ai contenuti prodotti dal Fornitore (articoli, grafiche, video) saranno trasferiti al Cliente solo a seguito del pagamento integrale del compenso previsto."
Puoi leggere un approfondimento nel paragrafo successivo.
Stabilisci gli obiettivi misurabili della collaborazione, specificando eventuali limiti di responsabilità.
Esempio:
"Il Fornitore si impegna a ottimizzare le campagne pubblicitarie per raggiungere un costo per clic (CPC) inferiore a 0,50 euro, compatibilmente con il budget concordato. Il Fornitore non garantisce risultati specifici in termini di vendite, in quanto dipendenti da fattori esterni."
Inserisci una clausola di riservatezza per tutelare le informazioni sensibili e un riferimento al GDPR per il trattamento dei dati personali.
Riferimento normativo: art. 28 del GDPR per i responsabili del trattamento.
Esempio:
"Il Fornitore si impegna a trattare i dati personali del Cliente nel rispetto del Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR). Le parti si obbligano a mantenere riservate tutte le informazioni acquisite durante l’esecuzione del contratto."
Prevedi le condizioni per interrompere la collaborazione.
Esempio:
"Il contratto potrà essere risolto da ciascuna delle parti in caso di inadempimento grave, previa comunicazione scritta con preavviso di 30 giorni. Resta salvo il diritto al risarcimento dei danni."
Indica il foro competente in caso di controversie.
Esempio:
"Per qualsiasi controversia relativa al presente contratto, sarà competente il Tribunale di Milano."
La definizione dei compensi e delle modalità di pagamento è un elemento chiave di qualsiasi contratto di digital marketing.
È essenziale specificare con chiarezza il costo totale del servizio, distinguendo tra compensi fissi e variabili. Ad esempio, il contratto potrebbe prevedere un compenso mensile per la gestione delle campagne pubblicitarie, con eventuali extra legati a richieste straordinarie o al superamento degli obiettivi concordati.
Le modalità di pagamento devono essere altrettanto dettagliate, indicando la frequenza (mensile, trimestrale, o a progetto), il metodo (bonifico bancario, PayPal, ecc.), e i termini di scadenza.
Una buona pratica per ottenere un accordo di digital marketing è includere una clausola che regoli eventuali ritardi nei pagamenti, prevedendo penali o la sospensione dei servizi. Inoltre, nel caso in cui il cliente debba rimborsare il fornitore per spese dirette (ad esempio, budget pubblicitari), è utile definire un meccanismo di approvazione preventiva per garantire trasparenza e correttezza. Questo approccio aiuta a evitare malintesi e a costruire un rapporto di fiducia tra le parti.
La proprietà dei contenuti prodotti nell’ambito di un contratto di digital marketing appartiene inizialmente al fornitore (agenzia o freelance), in qualità di autore dell’opera, come stabilito dall’art. 2575 c.c..
Tuttavia, è possibile trasferire i diritti di utilizzo o la proprietà integrale al cliente tramite una clausola contrattuale specifica. Questo trasferimento avviene solitamente a condizione che il cliente abbia adempiuto agli obblighi di pagamento previsti nel contratto.
Per evitare controversie, è importante indicare con precisione nel contratto chi sarà il titolare dei diritti di proprietà intellettuale e quali saranno le limitazioni. Ad esempio, si può specificare che i contenuti trasferiti al cliente potranno essere usati solo per determinati scopi (ad esempio, campagne pubblicitarie) e non ceduti a terzi senza il consenso del fornitore. Questo tipo di clausola tutela sia il lavoro creativo del fornitore sia l’investimento del cliente.
Definire gli obiettivi e i KPI (Key Performance Indicators) è essenziale in un contratto di digital marketing per misurare i risultati della collaborazione.
Gli obiettivi devono essere specifici, misurabili e realistici, ad esempio una riduzione del costo per clic (CPC) o un aumento del traffico sul sito web. Tuttavia, è importante chiarire che i risultati finali, come il numero di vendite o il ROI, possono dipendere da fattori esterni al controllo del fornitore, come il mercato o le decisioni del cliente.
Per tutelare entrambe le parti, il contratto dovrebbe includere una clausola che stabilisca i KPI concordati e i limiti di responsabilità. Ad esempio, si può specificare che il fornitore si impegna a ottimizzare le campagne in base ai parametri concordati, ma non garantisce il raggiungimento di obiettivi di vendita, mitigando il rischio di aspettative irrealistiche.
Chi svolge attività di digital marketing, come campagne pubblicitarie profilate o email marketing, ha spesso accesso ai dati personali degli utenti del cliente, quali indirizzi IP, email, o informazioni di navigazione. Questo comporta implicazioni dirette in termini di privacy e protezione dei dati, regolamentate dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).
Per tutelare il cliente e garantire la conformità normativa, il contratto dovrebbe includere una clausola che nomina il fornitore come responsabile del trattamento dei dati, ai sensi dell’art. 28 del GDPR. In questo modo, il fornitore si impegna a trattare i dati personali esclusivamente per le finalità indicate dal cliente, rispettando precise misure di sicurezza e obblighi di riservatezza. È fondamentale, inoltre, definire le modalità di accesso, trattamento e conservazione dei dati, prevedendo anche la restituzione o cancellazione degli stessi al termine della collaborazione. Questo approccio tutela entrambe le parti e garantisce la gestione trasparente e legale dei dati personali.
Per avere un contratto di digital marketing a norma di legge è molto importante definire le condizioni di risoluzione del contratto.
Ciò è essenziale per gestire eventuali interruzioni della collaborazione in modo chiaro e senza controversie. Il contratto dovrebbe prevedere i casi in cui una delle parti può recedere, come inadempimenti gravi o violazioni degli obblighi concordati.
Una clausola tipica stabilisce che il contratto può essere risolto previa comunicazione scritta con un preavviso, ad esempio di 30 giorni, specificando gli obblighi delle parti durante il periodo di preavviso. È importante includere il diritto al risarcimento dei danni in caso di inadempimento, garantendo tutela al soggetto leso. Una buona clausola di risoluzione assicura trasparenza e consente di chiudere la collaborazione limitando il rischio di dispute legali.
Le attività di manutenzione e aggiornamento delle campagne pubblicitarie sono essenziali per garantire risultati costanti e allineati agli obiettivi.
Nel contratto è importante dettagliare quali interventi di manutenzione saranno inclusi, come l’ottimizzazione di parole chiave, la revisione degli annunci o l’aggiornamento dei contenuti visivi e testuali.
Ad esempio, si può specificare che il fornitore si occuperà di monitorare settimanalmente le performance delle campagne e di apportare eventuali correzioni per migliorare i KPI concordati. Inoltre, è utile prevedere un meccanismo per gestire richieste straordinarie del cliente, indicando chiaramente se tali attività saranno soggette a un costo aggiuntivo. Questa chiarezza evita malintesi e garantisce una collaborazione efficace e senza sorprese.
La gestione del budget pubblicitario è un punto critico che deve essere regolato con precisione nel contratto di digital marketing. Il cliente deve sapere come viene utilizzato il proprio budget e avere la possibilità di monitorarne l’impiego.
Per questo motivo, il contratto dovrebbe specificare se il budget sarà gestito direttamente dal cliente tramite un account pubblicitario intestato a suo nome, oppure dal fornitore, che agirà in qualità di delegato. Inoltre, è buona prassi prevedere l’obbligo per il fornitore di inviare report periodici che dettaglino la ripartizione delle spese (ad esempio, per clic, impression o conversioni).
Una clausola che garantisca la trasparenza sull’uso del budget protegge entrambe le parti e contribuisce a costruire un rapporto di fiducia. Si possono anche inserire disposizioni relative all’approvazione preventiva di spese straordinarie o modifiche al budget originario.
Uno degli aspetti più importanti da chiarire in un contratto di digital marketing è la titolarità degli account pubblicitari e degli strumenti utilizzati.
Ad esempio, piattaforme come Google Ads, Facebook Business Manager o strumenti di analisi come Google Analytics devono essere intestati al cliente per garantire che quest’ultimo mantenga il controllo anche dopo la fine della collaborazione.
Il contratto dovrebbe specificare che il fornitore gestirà gli account operativamente, ma che il cliente ne rimane il titolare legale. Al termine del rapporto, il fornitore è tenuto a consegnare tutte le credenziali e i dati di accesso, oltre a eventuali report o configurazioni realizzate durante l’incarico. Questa clausola è fondamentale per tutelare il cliente e garantire la continuità delle sue attività di marketing.
Per mantenere una collaborazione trasparente ed efficace, il contratto di digital marketing può includere una clausola relativa agli audit e al monitoraggio delle attività. Questa disposizione consente al cliente di verificare periodicamente lo stato delle campagne e il rispetto degli obiettivi concordati.
Ad esempio, il contratto potrebbe prevedere l’obbligo del fornitore di fornire report mensili dettagliati, con informazioni sui KPI raggiunti, sulle modifiche apportate e sui budget spesi. Inoltre, il cliente potrebbe avere il diritto di richiedere audit straordinari per analizzare in modo più approfondito le performance delle campagne o per verificare l’aderenza ai termini contrattuali. Questi audit rappresentano uno strumento prezioso per garantire trasparenza, identificare eventuali problemi e migliorare continuamente i risultati.
Con l’avvento di strumenti basati sull’intelligenza artificiale (AI) e sull’automazione, come Google Ads Smart Campaigns o piattaforme di generazione automatica di contenuti, è cruciale prevedere clausole specifiche che regolino il loro utilizzo. Per ottenere un accordo di digital marketing ben fatto, il documento deve specificare quali tecnologie verranno utilizzate e quali decisioni saranno automatizzate.
Ad esempio, è possibile indicare che l’ottimizzazione degli annunci sarà effettuata tramite algoritmi di machine learning, ma che il controllo finale spetterà comunque al fornitore o al cliente. Inoltre, è necessario garantire che il trattamento dei dati personali utilizzati da questi strumenti avvenga nel rispetto del GDPR e di altre normative sulla privacy.
Una clausola trasparente sull’uso dell’AI tutela il cliente da eventuali rischi legati a decisioni errate o all’impiego non etico dei dati, assicurando al contempo che il fornitore operi in modo conforme alle leggi vigenti.
Un contratto di digital marketing ben fatto è la base per una collaborazione trasparente e professionale. Seguendo questa guida, potrai redigere un accordo completo e rispettoso delle normative. Se hai dubbi o necessiti di supporto, rivolgiti a esperti legali per evitare problemi futuri.
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