Consulenza legale per ecommerce con un Team di avvocati esperti in privacy e diritto digitale, dal 2011.

Riepilogo carrello

Il tuo carrello è vuoto

Prodotti nel carrello: 0
Totale prodotti: € 0,00

Prosegui al carrello

Il copyright del contenuto creato con Intelligenza Artificiale

07/01/2025

Il copyright del contenuto creato con Intelligenza Artificiale



L’intelligenza artificiale generativa ha rivoluzionato il mondo della creazione di contenuti, offrendo strumenti come ChatGPT, MidJourney, DALL-E e molti altri che consentono di produrre immagini, testi, e altri tipi di output con pochi click.

Tuttavia, questa innovazione pone una domanda cruciale: chi detiene i diritti sul contenuto generato tramite intelligenza artificiale

Questo articolo fornisce una panoramica dettagliata del quadro normativo sul copyright delle opere create con l’IA, esempi pratici e consigli utili per chi gestisce siti web o lavora in una web agency. L’obiettivo è guidarti attraverso le complessità legali per proteggere i tuoi diritti e prevenire rischi.


SOMMARIO


Il quadro normativo: come si applica il copyright alle opere create con l'AI
Esempio pratico
Problemi e spunti critici
Consigli su come proteggere il contenuto creato con l'intelligenza artificiale
Conclusioni

 

Il quadro normativo: come si applica il copyright alle opere create con l’IA



Italia
La legge italiana sul diritto d’autore (L. 633/1941) tutela le opere dell’ingegno di carattere creativo, indipendentemente dal mezzo utilizzato per realizzarle, ma richiede sempre un apporto umano significativo e originale. Questo significa che, se un’opera viene creata interamente da un’intelligenza artificiale senza alcuna partecipazione attiva dell’autore, non può essere protetta dal diritto d’autore. 

Un aspetto interessante della normativa italiana è la possibilità di riconoscere l’autore umano come una sorta di "regista creativo" del processo. La legge valorizza la capacità dell’individuo di dirigere e guidare l’IA, considerandola uno strumento al servizio della creatività umana. Tuttavia, per ottenere la tutela, l’apporto dell’autore deve essere determinante: semplici interventi marginali non sono sufficienti a giustificare la protezione.

Un’altra peculiarità riguarda i prompt utilizzati per generare le opere. Se questi presentano un elevato grado di complessità e originalità, possono essere protetti come opere letterarie. La formulazione dei prompt è vista come un’espressione intellettuale dell’autore, soprattutto quando dimostrano ingegno e capacità interpretativa nel raggiungere un risultato creativo.

È interessante notare che la normativa italiana abbraccia un approccio inclusivo, estendendo la protezione anche a strumenti come software e database, qualora questi contribuiscano alla creazione o all’organizzazione del materiale generato dall’IA. Questo permette di tutelare non solo il risultato finale, ma anche gli strumenti e i processi utilizzati per ottenerlo.

Tuttavia, si presenta un potenziale conflitto nel caso in cui il contenuto generato dall’IA venga considerato di pubblico dominio. In queste situazioni, l’autore rischia di perdere il controllo sull’unicità delle proprie creazioni. Ecco perché l’uso strategico dei prompt per rivendicare l’originalità dell’opera diventa fondamentale.

In Italia, alcuni casi recenti hanno già portato i tribunali a confrontarsi con queste tematiche, sottolineando la necessità di chiarimenti legislativi per evitare zone grigie e abusi. Questo panorama evidenzia quanto sia cruciale, per gli autori e le aziende, comprendere appieno la normativa e adottare misure per proteggere le proprie opere e processi creativi.

Unione Europea
La Direttiva (UE) 2019/790 introduce alcune novità significative:
- Eccezione per il Text and Data Mining (TDM): Consente l’uso di contenuti protetti da copyright per addestrare modelli IA, a condizione che i titolari dei diritti non abbiano espressamente escluso questa possibilità.
- Protezione dell’apporto umano: Perché un’opera generata dall’IA sia protetta, è necessario dimostrare che il contributo umano abbia inciso significativamente nel processo creativo.

Stati Uniti 
Negli USA, il Copyright Office ha una posizione restrittiva. Le opere create da IA non possono essere protette, a meno che non si dimostri un contributo creativo umano rilevante. Questo approccio è stato confermato nel caso Jason M. Allen vs. Copyright Office, in cui il diritto d’autore è stato negato all’artista per un’opera generata con MidJourney.

 

Esempio pratico di copyright e intelligenza artificiale: il caso Jason M. Allen



Jason M. Allen, artista del Colorado, ha creato l’opera digitale Théâtre d’Opéra Spatial utilizzando MidJourney e successivamente Photoshop per perfezionare l’immagine. Sebbene il suo intervento fosse evidente, il Copyright Office ha negato la protezione del diritto d’autore, considerando che gran parte dell’opera fosse stata prodotta automaticamente dall’IA. Questo caso mette in evidenza la difficoltà di distinguere il contributo umano da quello tecnologico.
 

Il processo ha inoltre evidenziato l’importanza di dichiarare in modo trasparente l’utilizzo dell’intelligenza artificiale durante la richiesta di registrazione di un’opera. Jason M. Allen non aveva inizialmente specificato che l’immagine fosse stata generata con un’IA, portando il Copyright Office a richiedere chiarimenti e a respingere la domanda a causa della mancata trasparenza. Questo ha sollevato un dibattito sulla necessità di standard chiari e universali per la dichiarazione dell’uso di IA nei processi creativi.

Inoltre, il caso di Allen ha attirato l’attenzione sul ruolo dei tool di post-produzione come Photoshop. Se da un lato il ritocco e l’editing rappresentano un contributo umano, dall’altro non sempre sono considerati sufficienti per compensare l’assenza di creatività nel processo iniziale di generazione. Questa situazione evidenzia la mancanza di criteri oggettivi per valutare l’apporto umano nei procedimenti di registrazione del copyright.

Infine, il caso sottolinea una differenza fondamentale tra le normative statunitensi e quelle europee. In Italia, ad esempio, l’opera avrebbe potuto ottenere tutela a condizione che l’intervento umano fosse giudicato significativo e creativo. Questo dimostra come il panorama legale internazionale sia ancora frammentato e complesso, creando ulteriori incertezze per artisti e creatori che operano in contesti globalizzati.

 

Problemi e spunti critici



Chi è l’autore dell’opera?
La questione della paternità è centrale. In assenza di un apporto umano significativo, molte giurisdizioni non riconoscono alcun titolare dei diritti. Ciò potrebbe portare a un aumento delle opere che finiscono automaticamente nel pubblico dominio.

Il rischio di violazione dei diritti altrui
I modelli IA sono addestrati su enormi quantità di dati, spesso raccolti dal web senza esplicito consenso dei titolari dei diritti. Questo solleva dubbi legali sul possibile utilizzo non autorizzato di contenuti protetti.

Conflitti tra normative
Le divergenze tra i vari ordinamenti (ad esempio, USA ed Europa) rendono complesso operare in contesti internazionali. Un contenuto protetto in Italia potrebbe non esserlo in altri paesi.

Il ruolo dei prompt
Anche se l’opera generata non è protetta, i prompt utilizzati per creare l’output possono avere valore creativo. La tutela di questi input diventa quindi un elemento chiave per il riconoscimento dei diritti.

 
com proteggere il contenuto creato con l'AI

Consigli per tutelare il copyright quando generi contenuto con l'intelligenza artificiale



Documenta ogni passaggio creativo
Tieni traccia del processo creativo, dai prompt alle modifiche post-produzione. Questo aiuta a dimostrare il tuo apporto umano in caso di dispute legali.

Proteggi i tuoi prompt
I prompt che mostrano un livello elevato di creatività possono essere registrati come opere letterarie. Considera questa possibilità per tutelare il tuo lavoro.

Evita contenuti problematici
Non utilizzare output che imitano stili artistici, loghi o marchi riconoscibili senza autorizzazione. Questo ti protegge da accuse di plagio o violazione di copyright.

Inserisci un disclaimer nei termini di servizio
Specifica nei termini di servizio del tuo sito o della tua web agency come gestisci i diritti sui contenuti generati dall’IA. Questo protegge te e i tuoi clienti.

Verifica i dati di addestramento
Se usi IA per scopi commerciali, assicurati che il modello non sia stato addestrato su contenuti protetti da copyright senza autorizzazione. Questo riduce il rischio di problemi legali.

 

Conclusioni su come tutelare il contenuto creato con intelligenza artificiale



L’intelligenza artificiale offre opportunità straordinarie per la creazione di contenuti, ma richiede una gestione attenta per evitare rischi legali. Per web agency e titolari di siti web, è fondamentale comprendere le normative e adottare pratiche che garantiscano il rispetto del copyright.

Se hai dubbi o vuoi approfondire come proteggere i contenuti generati dall’IA, contatta LegalBlink. Ti offriamo consulenza legale su misura per affrontare con serenità le sfide legali del futuro digitale.

Team LegalBlink