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Come fare marketing a norma di legge e rispettare il GDPR

14/06/2024

Come fare marketing a norma di legge e rispettare il GDPR



In un mondo sempre più digitalizzato, fare marketing a norma di legge non è solo una questione di rispetto delle regole, ma anche di fiducia. I clienti dle tuo sito web o ecommerce devono sapere che i loro dati sono al sicuro con te. Rispettare il GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati) non è solo obbligatorio, ma è anche un modo per dimostrare la tua professionalità e serietà.

In questa guida scoprirai come gestire a norma i dati dei clienti nelle tue campagne ADV e pubblicitarie.

Vediamo insieme come fare.


SOMMARIO


Perchè è importante fare marketing a norma
La legge applicabile: GDPR (ma non solo)
Informativa sulla privacy
La formula del consenso al marketing
Differenza tra marketing generico e profilato

Cessione dei dati a terzi
Si possono inviare richieste per ottenere il consenso al marketing?
Quando cancellare le email ottenute per fre ADV
Sanzioni se non si fa marketing a norma
Con LegalBlink fai campagne ADV ai sensi del GDPR

 

Perché è importante fare marketing a norma



Rispettare le leggi sul marketing e la protezione dei dati non è solo una questione legale, ma anche etica. Quando gestisci correttamente i dati dei tuoi clienti, costruisci un rapporto di fiducia e credibilità. Questo può tradursi in una maggiore fedeltà del cliente e, di conseguenza, in migliori risultati per il tuo business. Fare marketing a norma significa anche evitare pesanti sanzioni che potrebbero compromettere la tua attività.

 

La legge applicabile: il GDPR (ma non solo)



Il GDPR è entrato in vigore il 25 maggio 2018 e si applica a tutte le aziende che trattano dati personali di cittadini dell'Unione Europea, indipendentemente da dove l'azienda stessa sia situata. Il GDPR mira a dare agli individui un maggiore controllo sui loro dati personali e impone alle aziende di essere trasparenti su come utilizzano questi dati.

Il Regolamento sulla privacy non è l'unica legge applicabile in tema di marketing digitale.

Infatti, è necessario tenere conto anche della normativa sui cookie (la c.d. cookie law) nonchè del Codice del Consumo (per evitare di incorrere in pratiche commerciali scorrette).

 

Informativa sulla privacy



Una parte fondamentale del rispetto del GDPR è fornire un'informativa sulla privacy chiara e trasparente. Questa informativa deve spiegare quali dati raccogli, perché li raccogli, come li utilizzi e con chi li condividi. Deve essere scritta in modo chiaro e comprensibile per tutti, evitando il "legalese" complesso. Assicurati che l'informativa sulla privacy sia facilmente accessibile sul tuo sito web e in ogni punto di raccolta dati.

In particolare, deve essere sempre inserita nel footer del sito web o ecommerce e nel modulo dove raccogli l'email dell'utente per finalità di marketing.


 
marketing a norma di legge
 

La formula del consenso al marketing



Il consenso è uno dei pilastri del GDPR. Devi ottenere un consenso esplicito dai tuoi utenti prima di poter utilizzare i loro dati per attività di marketing. Questo significa che le caselle di consenso non possono essere preselezionate e il consenso deve essere richiesto separatamente per ogni finalità specifica (es. marketing generico, profilazione, cessione a terzi). Ricorda di documentare sempre il consenso ottenuto per poterlo dimostrare in caso di necessità.

Documentare il consenso al marketing è facile. Infatti, questa prova è molto spesso offerta dal tool che utilizzi per inviare email di marketing.

Infatti, il tool di riferimento di permetterà molto probabilmente di accedere a una sezione dove potrai visionare le email degli utenti che hanno prestato il consenso, con la relativa data e orario di iscrizione.

Questo servizio può essere anche offerto da plugin nativi della piattaforma CMS utilizzata per creare il sito web o di commercio elettronico.

Ecco un esempio di formula del consenso al marketing:
 
 
 
Letta la privacy policy di questo sito web presto il consenso a ricevere newsletter a mezzo email
 

Differenza tra marketing generico e profilato



È importante capire la differenza tra marketing generico e profilato.

Il marketing generico riguarda l'invio di comunicazioni promozionali senza utilizzare informazioni specifiche sui comportamenti o le preferenze dell'utente.

Al contrario, il marketing profilato utilizza i dati personali per creare profili dettagliati degli utenti, al fine di inviare comunicazioni altamente personalizzate. Il marketing profilato richiede un consenso esplicito e informato, e devi spiegare chiaramente agli utenti come verranno utilizzati i loro dati.

Questa differenza non impatta solo sulla privacy policy, ma anche sulla formula del consenso che hai visto nel punto che precede. Infatti, per il marketing profilato una formula del consenso è un pò come questa:

 
Letta la privacy policy di questo sito web presto il consenso a ricevere newsletter di mio specifico interesse a mezzo email


La parte in grassetto è quella che evidenzia la differenza con la formula del consenso per il marketing generico.

 

Come fare marketing a norma e cessione dei dati a terzi 



La cessione dei dati a terzi è un altro aspetto delicato del marketing a norma di legge. Se intendi condividere i dati dei tuoi utenti con altre aziende, devi ottenere un consenso separato e specifico per questa finalità. Gli utenti devono sapere esattamente chi riceverà i loro dati e per quali scopi saranno utilizzati. La trasparenza è fondamentale per mantenere la fiducia dei tuoi clienti.

Ecco un esempio di formula del consenso per la cessione dei dati personali:

 
Letta la privacy policy di questo sito presto il consenso a cedere la mia email alle società del Gruppo Alfa.
 


Si possono inviare richieste per inviare email di marketing?



Questa è una delle domande più frequenti che vengono poste ai nostri avvocati in tema privacy. In sostanza viene spesso chiesto se si possono inviare per email delle richieste agli utenti, chiedendo se vogliono iscriversi alla newsletter.

Ebbene, questo è possibile, ma a determinate condizioni. Innanzitutto, la richiesta non deve costituire essa stessa attività di marketing. Vale a dire l'email non deve avere contenuto pubblicitario ma deve solo esprimere la richiesta di ottenere, appunto, il consenso all'invio di comunicazioni pubblicitarie o newsletter.

Inoltre, se l'utente non risponde o nega il consenso non si deve ripresentare la richiesta (altrimenti si può ricadere nello spam).

Infine, l'utente deve esprimere un consenso espresso. Vale a dire che deve poter rispondere per email oppure cliccare un bottone presente nell'email di richiesta, in modo da palesare il proprio consenso a ricevevere ADV o newsletter.

 

Quando cancellare le email ottenute per fare ADV



Anche questa è una delle domande più frequenti nel contesto della consulenza legale posta in essere dai nostri avvocati.

Il Garante Privacy non ha ancora emesso un orientamento "granitico" in tal senso e quindi vi possono essere diversi approcci.

Un'opzione è conservarle fino a revoca del consenso da parte dell'utente, garantendo un'azione immediata alla richiesta di cancellazione. Un altro approccio prevede la fissazione di un periodo di conservazione, ad esempio 12 mesi per attività di profilazione e 24 mesi per finalità di marketing generico.

In alcuni casi, il periodo può essere leggermente più lungo, ma comunque limitato a un massimo di 5 anni (periodo massimo consigliato). È fondamentale che la durata di conservazione sia coerente con quanto indicato nella privacy policy dell'azienda, e che, al termine del periodo indicato, le email siano effettivamente cancellate o anonimizzate, in conformità con le normative sulla protezione dei dati.

 

Sanzioni se si fa marketing non a norma di legge



Non rispettare il GDPR in tema di marketing può comportare sanzioni molto severe. Le multe possono arrivare fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato annuo globale dell'azienda, a seconda di quale cifra sia maggiore. Oltre alle sanzioni pecuniarie, le violazioni del GDPR possono danneggiare gravemente la reputazione della tua azienda o sito web, portando a una perdita di fiducia da parte dei clienti e a un calo delle vendite.

Fare marketing a norma di legge e rispettare il GDPR richiede attenzione e impegno, ma i benefici in termini di fiducia e credibilità del cliente sono inestimabili. Assicurati di essere sempre trasparente e di rispettare i diritti dei tuoi utenti per costruire un rapporto solido e duraturo.

 
LegalBlink marketing a norma
 

Con LegalBlink fai marketing a norma di legge e rispetti il GDPR



LegalBlink è la soluzione legale perfetta per fare campagne ADV a norma di legge. Infatti è un generatore di documenti legali focalizzato sui temi privacy di siti web, ecommerce e App.

Tramite un facile questionario ottieni infatti una informativa privacy adatta alle specificità del tuo sito web, da pubblicare subito online.

Non solo.

E' l'unico tool dove i documenti legali e il banner cookie vengono configurati da avvocati esperti in digitale, privacy ed ecommerce.

Gli stessi legali rilasciano anche un report sulle criticità legali da correggere sul sito web. Tra queste criticità viene consegnata anche la formula del consenso al marketing da pubblicare online.

In questo modo sei sicuro di pubblicare documenti in regola e di fare ADV a norma di legge.


Team LegalBlink