Brexit: quali conseguenze privacy per i siti internet?
In questi giorni si parla tanto di Brexit e delle conseguenze privacy per i siti internet.
Il nostro customer care ha ricevuto tante richieste di sapere se è necessario modificare il testo della privacy policy pubblicata online. Oppure se vi sono altre conseguenze per i siti internet.
In questo articolo facciamo chiarezza su questo importante evento.
Come sempre, anche questo tema verrà affrontato in modo semplice e senza troppo “legalese”. In questo modo, sarà più facile rispettare la normativa del GDPR ed evitare sanzioni del Garante Privacy oppure reclami degli utenti.
Cos’è la Brexit
Il termine Brexit indica l’uscita del Regno unito dall’Unione europea. L’uscita è stata determinata dall’esito del referendum tenutosi a giugno 2016.
L’uscita del Regno unito dall’Unione europea avrà conseguenze non solo sugli inglesi ma su tutta l’economia mondiale. Conseguenze ci saranno anche in ambito ecommerce.
A seguito di ciò, alle ore 23 britanniche (mezzanotte in Italia), a cavallo fra il 31 gennaio 2020 ed il 1° febbraio 2020, il Regno Unito e l’Unione Europea si sono separati.
Il procedimento di uscita è ancora in corso.
Infatti, alla mezzanotte del 31 dicembre 2020 avverrà il divorzio ufficiale: dal 1° gennaio 2021 Regno Unito sarà fuori dall’Ue in modo ufficiale.
Brexit: trovato l’ accordo
L’accordo tra UK e UE ha conseguenze privacy per ecommerce e siti?
- ci sarà un periodo transitorio massimo di 6 mesi in cui i trasferimenti di dati personali dall’UE verso il Regno Unito saranno liberi
- il Regno Unito non sarà considerato un “Paese terzo” e quindi non saranno necessarie clausole contrattuali standard o altri mezzi previsti dagli articoli 46 o 49 del GDPR
- durante tale periodo, il Regno Unito ha riconosciuto che le leggi sulla privacy dell’Unione europea sono adeguate per il trasferimento dei dati dal Regno Unito nei Paesi dell’unione
- il periodo di transizione potrebbe essere più breve qualora la Commissione europea adottasse tempestivamente una decisione di adeguatezza.
Il significato pratico dell’accordo Brexit in ambito privacy
La conseguenza privacy per i siti internet più importante è questa:
a partire dal 1° gennaio 2021 e per i successivi 6 mesi sarà possibile trasferire dati in UK.
Cosa accade se non viene emessa una decisione di adeguatezza del Regno Unito?
Se nel periodo di 6 mesi (decorrenti dal 1° gennaio 2021) la Commissione europea non dovesse pronunciare una decisione di adeguatezza del Regno Unito le conseguenze privacy per i siti potrebbero essere molto pesanti.
Infatti, il trasferimento di dati personali sarebbe trattato al pari di tutti gli altri Paesi extra Ue privi di quest decisione.
Senza entrare in tecnicismi legali, vi sarebbero poche basi giuridiche per giustificare un trasferimento di dati personali nel Regno Unito, tra questi:
- il consenso espresso e informato dell’utente
- l’esigenze di eseguire un contratto sottoscritto con l’utente stesso.